"Clausola rescissoria" voce ormai d'obbligo in ogni contratto di un campione. Alcune sono a favore dei calciatori, altre delle società, certe realistiche, alcune provocatorie. L'avvocato Beppe Bozzo, impegnato in questi giorni nella trattativa Berndardeschi, dice la sua: "Quella inserita dal Barcellona nel contratto di Neymar è una sfida al mercato: chi vuole paghi" - si legge nelle pagine del Corriere della Sera - "Io sono favorevole alle clausole se accompagnate da un contratto economico adeguato. Lo stipendio netto annuo dev’essere almeno l’8- 10% dell’importo della clausola. Un agente altrimenti deve essere abile a negoziare una clausola che non sia troppo elevata così da facilitare un futuro trasferimento".
Magari prima o poi la clausola rescissoria passerà di moda: "Non penso. Gli inglesi non amano negoziare come i latini e in Italia ci sono presidenti con i quali trattare è una faticaccia... Clausola? Se la società ha un potere contrattuale alto e un procuratore accetta i voleri del club inserendo una cifra d’uscita sproporzionata allo stipendio di fatto consegna il giocatore a un altro agente. Cento milioni per Belotti? È stato bravo i l presidente Cairo a riuscire a inserirla. Non è una cifra impossibile, il mercato è lungo e club di Premier hanno grandi risorse". Il colpo dell'estate, Neymar al Psg... "Sarei favorevolissimo: i soldi mica finirebbero a un piccolo club che non reinveste. Scatenerebbe un effetto domino pazzesco in Europa".