Barcellona reduce da due pareggi consecutivi, Real Madrid a +6 nella Liga e in fuga. E domani pomeriggio c'è il Clásico, occasione per i blaugrana di accorciare in classifica e tornare a vincere. E, per raggiungere quest'obiettivo, Luis Enrique ha chiesto l'appoggio del Camp Nou: "E' una partita speciale - ha dichiarato in conferenza stampa l'allenatore del Barcellona - e vogliamo rendere felici squadra e tifosi. Mi aspetto 100 mila persone che facciano il tifo per noi. La gara di domani sarà un'occasione per battere il Real Madrid e riavvicinarsi alla testa della classifica, niente di più. Siamo soltanto alla quattordicesima giornata, il campionato è acnora lungo. Non è il primo Clásico per me, li ho affrontati sia da calciatore che da allenatore. Controllare le proprie emozioni è alla base di queste partite. Andrès Iniesta? Sta bene e giocherà. Recuperare un calciatore fa sempre piacere, a maggior ragione se si stratta di un campione come lui".
E, sempre in conferenza stampa, ha parlato anche Zinedine Zidane: "Non sarà una partita come le altre - ha dichiarato l'allenatore del Real Madrid - ma un appuntamento speciale, un vero e proprio evento. Giocare il Clásico non capita tutti i giorni, quindi chi scende in campo dovrà essere orgoglioso di giocare una partita così speciale con la maglia del Real Madrid. Affronteremo uno stadio intero che tiferà contro di noi ma abbiamo l'esperienza e la qualità giusta per vincere contro tutto questo. La formazione? L'ho già in mente ma conterà l'atteggiamento, mi fido dei miei calciatori. E' vero che ho iniziato bene la mia carriera di allenatore ma penso che la cosa più importante sia il gruppo. Poi, chiaramente, alcuni calcaitori sono più forti di altri ma è importante far sentire tutti sullo stesso piano".