Chissà cosa ne avrebbero pensato Maxwell, Lorentz e Einstein di Cittadella-Bari, preliminare playoff terminato con un 2-2 che ha spedito i veneti di Tombolato in semifinale e fermato il cammino di Fabio Grosso (questa volta nessuna rete della svolta nei supplementari stile Germania 2006 per la sua squadra) e dei pugliesi. I padri della teoria del relativismo del tempo avrebbero goduto dello spettacolo sugli spalti del Tombolato. 129 minuti, 4 reti, 3 espulsioni (tutte per gli ospiti, Gyomber, Brienza e infine Sabelli dalla panchina) e soprattutto la doppietta di Paolo Bartolomei. Uno che due reti nella stessa partita le aveva realizzate solo nel settore giovanile o con la Massese, nell’Eccellenza toscana.
E dire che l’eccellenza, intesa come sostantivo, il centrocampista classe 1989 l’ha toccata ieri pomeriggio tra il 13esimo e il 24esimo del secondo tempo. Sono i numeri vincenti sulla ruota del Cittadella, coincisi con due eurogol del centrocampista, sino a quel momento già il migliore in campo dei suoi. Botta su punizione a bucare le mani di Micai prima, voleè di destro dal limite dell’area che bacia il palo ed entra in rete poi. Il resto è storia nota: pareggio del Bari in coda, supplementari e festa Citta.
A fine partita, la foto del pomeriggio è quel tuffo di Bartolomei ai piedi del settore Distinti dopo il centro del 2-1. Come Steven Gerrard, storico capitano del Liverpool tra gli idoli del calciatore nato a Lucca. “E' la prima doppietta che segno tra i professionisti, fare due gol del genere in un momento così è uno dei motivi per i quali vale la pena di vivere questo sport – ha spiegato Bartolomei a fine partita - sono contento, soprattutto per il peso dei due gol che sono valsi il passaggio del turno”. Gol, un feeling mai scoccato con Bartolomei, arrivato nel 2016 in serie B dopo anni in Lega Pro tra Pontedera, Teramo e Reggiana, realizzando al massimo due centri a stagione. “E ora viene il bello” aveva twittato dopo Cittadella-Pro Vercelli, ultima partita della regular season.
Chiedersi cosa succederà adesso è lecito, con il Frosinone atteso in Veneto già mercoledì. Crederci fino in fondo è la ricetta di questo Cittadella: “Siamo dei ragazzi che hanno un sogno – assicura il centrocampista che Roberto Venturato ha reso lentamente imprescindibile nei suoi schemi - ce lo vogliamo godere fino alla fine. Dopo l'esperienza dell'anno scorso e l'eliminazione per mano del Carpi, siamo più maturi. Abbiamo tutto per arrivare in alto, lo abbiamo dimostrato anche stasera, quando giochiamo come sappiamo possiamo fare molto male”. Anche con il tiro dalla distanza. Come Bartolomei, in una calda domenica di giugno.