Un coro che si alza dagli spalti, uno striscione che si srotola nelle mani dei tifosi. La passione di duemila leccesi in trasferta, che hanno percorso centinaia di chilometri per vedere giocare il Lecce a Carpi: a Ciro e Michele è bastato questo. Nel giorno del trentacinquesimo anniversario della loro morte, al trentacinquesimo minuto di gioco, il loro Lecce ha trovato il gol che vale il secondo posto in classifica, ad un solo punto di distanza dalla vetta. Come se i tifosi li avessero chiamati, come se loro avessero risposto: La Mantia la spinge in rete e finisce 1-0 per i giallorossi.
Che sia stato il destino, o solo coincidenze, alla fine poco importa. La vittoria di oggi i ragazzi di Liverani l’hanno dedicata a loro: Ciro Pezzella e Michele Lorusso, idoli dei tifosi giallorossi, scomparsi in un incidente stradale il 2 dicembre 1983. Questo pomeriggio, Mancosu e compagni sono scesi in campo con una patch sulla maglia per celebrare il loro ricordo. Ieri, all’esterno dello stadio Via del Mare, i dirigenti del Lecce, insieme al sindaco della città e ai parenti di Ciro e Michele, hanno affisso una targa sui cancelli della curva nord, quella dei tifosi salentini, ora intitolata “Curva Michele Lorusso e Ciro Pezzella”. A pochi passi dallo stadio, invece, già da anni domina il paesaggio un murales con i loro volti, che colora di giallorosso un palazzo della periferia leccese: i loro tifosi non li hanno mai dimenticati, Ciro e Michele hanno fatto lo stesso con loro.
Questo pomeriggio, dopo mezz’ora di gioco sul campo del Bassani, il risultato era ancora fermo sullo 0-0. Il Lecce spingeva, Falco inventava. Il Carpi, però, reagiva e la palla non voleva saperne di entrare in porta.
Il minuto di Ciro e Michele è stato proprio il trentacinquesimo: in quel momento, gli oltre duemila tifosi giallorossi presenti sugli spalti stavano ricordando i due calciatori con un coro, mentre dalle ultime file iniziava a prendere forma uno striscione: “Ciro e Michele patrimonio della città”. Nel frattempo, un cross di Falco finisce sulla testa di Armellino, che colpisce male e prolunga in direzione della linea di fondo. Smarcato, a due passi dal portiere, il pallone arriva sui piedi di La Mantia, che controlla e trafigge il portiere avversario. Minuto 35, 35 anni dopo la loro scomparsa: la partita finirà 1-0, quel gol sarà decisivo.
Con la rete di oggi, dopo un avvio di campionato non al top, La Mantia è diventato il terzo giocatore giallorosso a raggiungere in stagione quota 5 reti (alla pari di Mancosu, una in meno rispetto a Palombi), con Falco poco dietro a quota quattro. Segnano tutti, segnano più di tutti: al di là del secondo posto in classifica, i ragazzi di Liverani vantano il miglior attacco del campionato.
Il sogno della neopromossa continua, l’obiettivo-salvezza, priorità assoluta prima di potersi permettere di pensare ad altro, è sempre più vicino. Il Lecce si diverte, La Mantia segna. Ciro e Michele, nel frattempo, se la ridono. Chissà da dove, chissà se per davvero.