Già in Cina il rispetto e le regole sono le basi della cultura di un intero Paese e la loro trasgressione viene vista come una gravissima onta. In più il periodo non è dei migliori per andare contro regole molto ferree sulla convivenza civile. Fatto sta che sei calciatori della Nazionale cinese Under 19 sono stati sospesi per sei mesi dopo aver violato le regole mirate al controllo del coronavirus.
L'annuncio è arrivato direttamente dalla Chinese Football Association, che aveva organizzato un ritiro a porte chiuse per 35 giocatori. Lo scorso 30 maggio però sei ragazzi, ovvero Tao Qianglong, Liu Zhurun, Peng Hao, Ren Lihao, Han Dong e He Longhai, hanno deciso di trasgredire alle regole imposte dalla Nazione lasciando il centro sportivo senza il permesso. Motivo? Bersi una cosa tutti insieme.
"Si tratta di una grave violazione delle regole di controllo dell'epidemia e ha causato effetti negativi su tutta la squadra", la comunicazione della Federcalcio cinese. Come punizione i sei giocatori saranno sospesi dalla Nazionale - di ogni ordine e grado - dal 1 giugno al 30 novembre di quest'anno.