Per ritrovarsi e tornare a sorridere il Genoa, per continuare a sperare nella salvezza il Crotone. Nel pomeriggio dei ricordi e degli incroci col passato, da quello di Juric col suo Crotone agli anni in rossoblù (Genoa) di Nicola, passando per gli ex in campo, l'imperativo è uno solo: vietato sbagliare. Emozioni chiuse a chiave nel cassetto, a contare sono solo i tre punti. Quelli che il Genoa però accarezza soltanto: Choligol nel primo tempo, terza rete italiana per Ocampos, il Genoa mette la freccia. Due volte. Da Genoa, soffrendo, perché il Crotone di Nicola a Marassi parte forte e gioca bene. Assist perfetto di Cofie (al posto di Rigoni uscito subito per infortunio), destro a incrociare di Simeone per l'ottavo gol in stagione e Grifone negli spogliatoi in vantaggio. Che però dura solo otto minuti. Parabola di Barberis, colpo di testa per la prima gioia in A di Federico Ceccherini e a Marassi è tutto da rifare.
Gara che si accende, nonostante il vento gelido che soffia, Pandev (entrato per Lazovic) va giù in area. Per Mariani è rigore, dal dischetto va Ocampos: palla da una parte, Cordaz dall'altra e Nord che esplode, di nuovo. A ghiacciare il Ferraris però ci pensa Gian Marco Ferrari, facendosi perdonare il fallo del rigore del 2-1. Palo di Ceccherini (ancora lui), appoggio vincente del numero tredici e due a due finale. L'assalto del Genoa non basta, non c'è più tempo. Nella sfida dei ricordi Juric e Nicola si dividono la posta in palio, tra i fischi della Nord e l'invito ai giocatori a tirare fuori gli attributi. Sorride il Crotone, tutto in mezzo al campo per un abbraccio che vale più di mille parole.