L’Oriente chiama, il calcio europeo risponde. Prima economicamente, poi tecnicamente, la crescita del pallone in Cina ha attirato molti giocatori che hanno lasciato l’Europa per andare a giocare nel campionato cinese. Verso nuovi progetti e salari ben più corposi. Lasciando, a malincuore o no, gli stimoli, i riflettori e la competitività del Vecchio Continente. Europa-Cina, solo andata (quasi sempre): i calciatori sondano territori fino a qualche anno fa poco battuti del mondo del calcio, i club che vendono fanno cassa. L’ultimo, solo in ordine cronologico, è il Chelsea: ufficializzata oggi la cessione di Oscar allo Shanghai SIPG, il brasiliano è solo l’ultimo (finora) di una lunga serie di ‘emigrati’ del pallone verso la Cina.
Questa la top 10 dei trasferimenti Europa-Cina:
1º Oscar: dal Chelsea allo Shanghai SIPG per 60 milioni.
Trentotto gol in 203 presenze con la maglia Blue, ma con Conte il feeling tattico non è nato. Passa allo Shanghai trovando un altro ex Chelsea: Villas Boas.
2º Hulk: dallo Zenit San Pietroburgo allo Shanghai SIPG per 55 milioni.
Dalla scorsa estate nella Super League cinese. Trasferimento stellare per il gigante brasiliano che fino ad allora aveva trascorso quattro stagioni in Russia. Cinquantacinque milioni allo Zenit, 20 al giocatore. A stagione ovviamente.
3º Alex Teixeira: dallo Shakhtar allo Jiangsu Suning per 50 milioni.
Altro brasiliano in Cina, altro ingaggio di tutto rispetto (intorno ai 10 milioni a stagione). Quando gli è stato chiesto perché avesse accettato lo Jiangsu, invece di altri club europei interessati - come il Liverpool -, ha risposto: “Chiunque vorrebbe restare in Europa e giocare in Premier, ma sfortunatamente da quei club non sono arrivate proposte concrete. Dalla Cina sì”.
4º Jackson Martinez: dall’Atletico Madrid al Guangzhou per 42 milioni.
Un fantasma in Liga e dopo 6 mesi all’Atletico Madrid ha lasciato Spagna e Europa per la Cina. Comprato a 35 milioni, rivenduto a 42 al Guangzhou e al club rojiblanco la ‘consolazione’ di una plusvalenza di 7 milioni. Per lui quadriennale a 12 milioni e mezzo a stagione.
5º Ramires: dal Chelsea allo Jiangsu Suning per 28 milioni.
Prima di Oscar, è Ramires che ha animato l’asse Chelsea-Cina. Ceduto allo Jiangsu a titolo definitivo dopo 5 anni e mezzo a Londra, l’accordo tra club cinese e giocatore è di 13 milioni a stagione.
6º Gervinho: dalla Roma all’Hebei Fortune per 18 milioni.
Una delle plusvalenze della Roma firmate Walter Sabatini. Acquistato nel 2013 dall’Arsenal per 8 milioni più 1,75 di bonus e rivenduto a titolo definitivo a 18 all’inizio di quest’anno. All’ivoriano un contratto da 24 milioni in tre anni.
7º Pellè: dal Southampton allo Shandong Luneng per 15 milioni.
Dopo l’Europeo ecco il China calling per l’attaccante azzurro. Dal Southampton allo Shandong Luneng per circa 15 milioni e un ingaggio da 38 milioni in due anni e mezzo.
8º Guarin: dall’Inter allo Shanghai Shenhua per 13 milioni.
Altro trasferimento dal campionato italiano a quello cinese. Addio all’Inter a gennaio e via alla nuova avventura a Shanghai: un trasferimento da circa 13 milioni e 6 al giocatore a stagione.
9º Diamanti: dal Bologna al Guangzhou per circa 7 milioni.
“Il trasferimento in Cina in pratica fu la salvezza della società: gli stipendi non arrivavano da 4 mesi, i conti furono sistemati e in qualche modo si evitò che Bologna fallisse come altre realtà”. Così parlò Diamanti di quel suo passaggio al campionato cinese. Un altro esempio del Made in Italy esportato in Cina. Tornato però poi in Serie A. Europa-Cina solo andata? Non sempre.
10º Burak Yılmaz: dal Galatasaray al Beijing Guoan per circa 8 milioni.
Lo scorso febbraio ha lasciato la Turchia, destinazione Pechino. Otto milioni nelle casse del Galatasaray, un quadriennale per il giocatore e un ingaggio da 8 milioni a stagione.
Lavezzi: dal PSG all'Hebei Fortune per 6 milioni.
Ha seguito Gervinho all'Hebei. In scadenza col Paris Saint Germain, il Pocho ha scelto la Cina e un ingaggio da 15 milioni a stagione.