A caccia di record. Sergio Pellissier cerca il gol numero 100 nella sua gara numero 400 in serie A, ma il compito non sarà facile visto che si troverà di fronte il "numero uno dei numeri uno". Chievo-Juventus è anche la sfida nella sfida tra i due vecchietti terribili. Difficile pensare che finisca come il 5 aprile 2009, quando il Chievo bloccò la Juve sul 3 a 3 grazie a una tripletta del bomber di Aosta:
"Stavolta mi basterebbe una doppietta" - si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - "Quel 3-3 resta indimenticabile. Il primo gol è nato da un lancio lungo, ho dribblato Buffon e tirato in porta, la seconda volta ho calciato subito, la terza invece ho segnato di testa. Gigi era arrabbiatissimo e a fine partita non ci siamo detti niente. Lui è straordinario, ha tanta qualità, ma la sua forza è nella testa: solo così puoi restare ad alti livelli per così tanti anni".
Pellissier non è però sicuro di giocare: "Essere stato messo da parte mi ha dato fastidio, ma sono orgoglioso di essere rimasto, l’affetto dei tifosi mi fa passare sopra alle delusioni del campo. Io mi sento ancora un giocatore, non una chioccia. Sa quanta gente mi dice: perché te la prendi, l’importante è lo stipendio? No, io rosico ancora quando non gioco e quando perdiamo, ogni giorno vado al campo per dimostrare che posso essere ancora importante e lotto per conquistarmi il posto. Sto bene fisicamente e ho ancora gol in canna".
Capitano vero, il numero 31 del Chievo si è fatto sentire dopo la sconfitta di Crotone:"Mi sono arrabbiato non perché abbiamo perso con l’ultima in classifica ma perché non abbiamo giocato da Chievo: senza la giusta cattiveria siamo una squadra mediocre. Abbiamo sbagliato completamente l’approccio in uno scontro diretto. Dobbiamo diventare più cinici e fare più gol".