Domenico Di Carlo furioso. L'allenatore del Chievo Verona prova a mantenere la calma, ma nel post partita di Chievo-Milan non ci riesce. La motivazione? Risiede nell'utilizzo del Var, e per alcuni episodi arbitrali che sembrano penalizzare i clivensi. "Oggi abbiamo giocato bene, devo fare i complimenti ai ragazzi" comincia Di Carlo. Ma poi si scalda: "Purtroppo usciamo ancora una volta sconfitti per episodi del Var. È inutile parlarne: un fallo come quello di Piatek non si può non fischiare. Punto. Non va nemmeno vista la moviola: è fallo e basta".
"Ho 54 anni" continua l'allenatore, "quasi 55 anzi. E quei falli lì sono sempre stati fischiati". Breve capitolo: l'attaccante polacco tenta una rovesciata, colpisce un avversario, l'arbitro Pairetto non fischia, e nello sviluppo dell'azione è propio l'ex Genoa a segnare. Silent check, quindi, ma per il Var La Penna non c'è bisogno di richiamare l'episodio all'attenzione del primo fischietto: gol da convalidare. "Cosa devo dire alla mia squadra? Che usciamo sconfitti per un colpo di kung fu. Ai ragazzi va tutto il sostegno dei tifosi, perché abbiamo giocato ad armi pari ma purtroppo ancora una volta perdiamo per colpe non nostre. Sicuramente c'è qualcosa da migliorare, ma questo è fallo netto".
La rabbia di Di Carlo si sposta anche sulla gestione della distanza della barriera, in occasione del gol di Biglia: "La regola dice 9 metri, noi siamo stati posizionati più indietro. Ci alleniamo seriamente per tutta la settimana e poi veniamo penalizzati. Così è dura" conclude amaro, prima di terminare la conferenza stampa.