Da un rigore a un rigore, un pareggio per 4-4 nel segno degli ex. In Chelsea-Manchester City è successo di tutto, in una straordinaria altalena di emozioni, resa epica dalla pioggia che ha caratterizzato il match di Stamford Bridge. Una partita incredibile sotto molti aspetti, aperta dal gol su rigore di Haaland al 25° minuto e chiusa dall'ex di turno, Cole Palmer, ancora dal dischetto, ma al 95° minuto.
E così il Chelsea in sette giorni ha fermato le big della Premier. Prima la vittoria per 4-1 contro il Tottenham, oggi il pareggio 4-4 contro Guardiola. Un risultato che segna la rinascita della squadra di Pochettino che, a fine partita, non le ha mandate a dire all'arbitro Taylor per alcune decisioni.
Tra i sette marcatori degli otto gol, a piazzare l'ultimo sigillo, dicevamo, è stato Cole Palmer. "Ho massimo rispetto per la società, ammetto che mi ha fatto strano giocare contro il City dopo tutti gli anni che ho passato a Manchester" ha detto il ragazzo classe 2002 nel post partita.
Lui, entrato nell'accademia addirittura nell'under 8, volato altrove per trovare minutaggio. Ma alla corte di Pochettino sembra aver trovato la sua dimensione. Per Palmer, oggi, un gol importantissimo e poi 'spallucce', a ribadire ancora una volta che il Chelsea c'è e sta tornando.
A cura di Simone Bianchi