Dal paragone con Kaka, al tennis. Yoann Gourcuff cambia tutto. O meglio, ricambia tutto. Perché il tennis è già parte della sua storia, quella di quando era bambino. Pallina gialla, una racchetta e il set: i suoi obiettivi principali. Poi, l'amore per il calcio. Ricambiato. Da adolescente decide di lasciar perdere con la rete del pitch per dedicarsi a quella della porta: gioca nel Rennes, arriva al Milan (due anni senza impressionare), quindi il ritorno in Francia fino alla Ligue 2. Un rapporto che si interrompe lo scorso gennaio, con il contratto scaduto in quel di Digione.
Che fare? Aspettare un nuovo ingaggio, certo. Ma tornare alle origini avrebbe potuto essere un'idea. Detto, fatto: si torna al tennis, alla vita di prima. Si riparte dalla D2 regionale: lo fa per mantenersi in forma e, chissà, per tentare una nuova carriera. A 33 anni, è ancora possibile.
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Il suo inizio è buono: vince due set per 6/0 contro un avversario di categoria superiore: Joël Guéroue. Ha 61 anni, è decisamente più esperto ma si deve arrendere. "Ho preso due cappotti" ha commentato al termine della partita. "Nel secondo set non ha sbagliato nulla. Ho affrontato un giovane avversario di classe, corretto, elegante nel gioco. Abbiamo parlato un po' dopo la gara, mi ha detto che sta pensando davvero di tornare a giocare a tennis. Ha giocato in maniera corretta, intensa. E si è complimentato con me a fine gara". Ma dove può arrivare Gourcuff? "Secondo me" continua Guéroue, "può arrivare almeno fino in seconda categoria. Senza problemi. Se si allena regolarmente".
La nuova vita di Yoann ricomincia da qui. Forse. La porta del calcio non è chiusa. Ma dare una sbirciatina anche da quell'altra, quella con racchetta e pallina gialla, non dispiace per nulla...