Passato glorioso, blasone tra i più antichi d’Inghilterra e una reputazione da difendere in tutto il Paese. I tifosi del Charlton devono aver riflettuto a lungo sulla propria storia, prima di inscenare nientemeno che un funerale alla propria squadra durante il match di ieri contro il Middlesbrough, nella 37° giornata di Championship.
I “Valiants” ultimamente non se la passano troppo bene, tra penultimo posto in classifica e burrascoso rapporto tra i supporters e la presidenza del belga Roland Duchatelet, accusato di non fare gli interessi del club e di impegnarsi poco per la salvezza della squadra. Per lanciare un messaggio forte alle alte sfere dirigenziali, i tifosi del Charlton hanno allestito una messa funebre all’esterno del proprio stadio, prima della difficile partita contro il Middlesborough secondo in classifica. Armato di sciarpe bianconere in segno di lutto, un numeroso corteo ha sfilato fuori dal “The Valley” gridando il suo malcontento verso Duchatelet e Meire, direttore generale del club: striscione contro la presidenza posto su un carro funebre con vessillo societario (“Roland e Katrien, time to go”) e finto parroco pronto a dirigere le operazioni di posa a terra della bara.
Una macabra iniziativa non nuova da quelle parti, visto il precedente del Leeds nei confronti di Massimo Cellino, anch'egli “omaggiato” dai tifosi con un funerale. Non del tutto soddisfatta, la curva del Charlton ha anche interrotto il match con il ‘Boro lanciando sul terreno di gioco decine di palloni, anch’essi bianconeri.
Per quanto discutibile, la messa in scena del funerale ha portato i suoi frutti: con le reti di Teixeira e Harriott infatti, il Charlton ha ottenuto un successo a sorpresa, riavvicinandosi alla permanenza nella categoria. E Duchatelet? Ora, resta a un bivio: confessare i presunti peccati e guadagnarsi la salvezza, o rischiare di affrontare insieme alla squadra l’eterna dannazione.
di Andrea Zezza