Si giocherà nuovamente la finale di ritorno della Champions League africana. Il tutto a causa delle polemiche scatenate dopo il match tra Esperance e Wydad a causa del malfunzionamento del VAR, che ha causato la sospensione del match e l’assegnazione del titolo a tavolino alla squadra di casa.
La sfida tra l’Esperance, società tunisina, e il Wydad, club del Marocco, era terminata con il risultato di 1-1 all’andata a Casablanca. Lo stesso punteggio si sarebbe verificato nella gara di ritorno allo Stade Olympique de Rades, prima di una chiamata errata dell’arbitro e delle conseguenti polemiche. Sotto di un gol, infatti, il Wydad aveva pareggiato con El Karti, ma la rete era stata annullata dal direttore di gara per fuorigioco (che non c’era, ndr). Così i giocatori del club marocchino avevano chiesto l’intervento del VAR, risultato però difettoso. A quel punto il caos: il Wydad aveva rifiutato di tornare a giocare, causando l’interruzione della partita.
Dopo un’ora e mezza di interruzione l’arbitro, il signor Gassama, a sorpresa aveva assegnato la vittoria a tavolino all’Esperance, scatenando ulteriori polemiche. Ma adesso sarà tutto da rifare: la CAF, infatti, ha annunciato attraverso una nota ufficiale che il match dovrà giocarsi nuovamente. La finale di ritorno della Champions League africana tra Esperance e Wydad non si giocherà più in Tunisia, ma in campo neutro in Egitto e a porte chiuse.