Per il dopo-Platini è stato eletto come presidente della Uefa Aleksander Ceferin. Lo sloveno occupa anche la carica di vice-presidente della Fifa e in un’intervista concessa a TuttoSport svela le possibili innovazioni in futuro e i cambiamenti già avvenuti nel mondo del calco: “È un onore per me essere il Presidente Uefa, essere coinvolto nel cuore del calcio europeo, poter rappresentare tutte le nostre associazioni e partecipare attivamente allo sviluppo del calcio sul nostro continente. Non è un compito facile, ma l’ho abbracciato con passione e dedizione. Sono convinto che, lavorando a stretto contatto con tutti i soggetti della famiglia europea del calcio, possiamo realizzare grandi cose per il futuro del nostro amato sport”.
Si era paventata negli ultimi mesi l’ipotesi di una Superlega europea che comprendesse solo i club più forti: “Le voci di un Superlega non mi preoccupano. Sto lavorando a stretto contatto con i club e sanno che la migliore competizione del club nel mondo rimarrà aperta a tutti. Un campionato chiuso è fuori discussione per la Uefa, e i club lo capiscono e lo rispettano”. L’allargamento delle squadre partecipanti di alcuni paesi, tra cui l’Italia, potrebbe essere anche una risposta a questo tentativo di fuga: “No, questo è semplicemente un emendamento che riflette le qualità sportive dei club provenienti dalle nazioni meglio classificate e, soprattutto, per migliorare la qualità della competizione”. Una delle ipotesi al vaglio è quella di giocare la finale in un altro continente, magari a New York: “Questa è solo un’idea per il futuro e attualmente non ne abbiamo attivamente discusso”.
Sull’ “Europeo itinerante” con varie sedi in Europa: “Sì, l’Euro 2020 in 13 paesi sarà un’edizione unica per celebrare i 60 anni del Campionato Europeo e poi torneremo al tradizionale formato di ospitalità. Per l’Euro 2024, abbiamo due paesi con candidature molto forti: Germania e Turchia”. Sull’allargamento del Mondiale 48 squadre deciso dalla Fifa: “Penso che fornirà una spinta al calcio in molti Paesi del mondo, quindi questo potrebbe essere utile per lo sviluppo del calcio”. Il torneo delle Nazionali che la Fifa vuole ampliare non rischiano di intralciare l’attività dei club: “No, avrà un impatto molto ridotto sui club poiché la durata di 32 giorni della competizione rimarrà esattamente la stessa e quindi non aumenterebbe la durata che i club dovranno liberare i loro giocatori».
Molte leghe nazionali stanno adeguando gli orari delle partite ai mercati asiatici e parallelamente si assiste a molti passaggi di proprietà di club importanti che vengono acquistati da investitori stranieri: “Non so se sono pericoli o opportunità. C’è la necessità di trovare il perfetto equilibrio tra generare reddito e dare l’opportunità agli appassionati locali di partecipare alla programmazione delle partite. Per quanto riguarda gli investimenti stranieri, non sono negativi, dobbiamo solo assicurarci che tali investitori lo siano a lungo termine e non scommettano su risultati rapidi. Il “Financial Fair Play” è utile proprio per assicurare che ciò non avvenga, in modo che i club abbiano stabilità economica e prospettiva di gestione”.
Sulle possibili evoluzioni del fair play finanziario: “E’ sempre necessario apportare piccoli emendamenti al fine di tenere il passo con l’evoluzione dell’ambiente attorno al calcio, ma generalmente le regole in vigore hanno chiaramente mostrato che il fair play finanziario funziona. Le perdite complessive dei club sono diminuite in modo significativo e continueranno a scendere finché il meccanismo resterà in vigore".
Sul calcio italiano: “È sempre un piacere avere alcune delle nostre competizioni organizzate in Italia e dimostra la volontà della Figc ad essere membro attivo. Voglio ringraziarli per questo e per il loro continuo sostegno al calcio europeo”. Sulla Juventus: “Hanno dominato la Serie A durante le ultime sei stagioni e ha giocato due finali di Champions League in soli tre anni. È chiaro che stanno lavorando bene e Andrea Agnelli è un uomo che rispetto molto. Ho un rapporto personale molto forte con lui e lo apprezzo molto come uno dei dirigenti leader del calcio. Credo anche che abbiano avviato un progetto eccellente qualche anno fa quando hanno deciso di costruire un nuovo stadio perché ciò aiuta a generare ulteriori ricavi. Quindi la Juventus non lavora bene solo sul campo, ma ha anche una gestione aziendale eccellente".
Due delle volontà di Ceferin sono quella di introdurre un tetto salariale e un limite alle rose: “I club più ricchi stanno diventando sempre più ricchi e il divario tra loro e gli altri è sempre più grande: in futuro, dovremo prendere in considerazione seriamente la possibilità di limitare i budget dei club per i salari dei giocatori così come stabilire un tetto alle rose per introdurre maggiore razionalità. Ma anche di questo discuteremo insieme”.
Sulla squadra preferita: “Sono sempre stato un fan dei giocatori e delle loro abilità, ma non di una squadra specifica. Posso dirle che Ronaldo, l’attaccante brasiliano, è il mio giocatore preferito di tutti i tempi: è stato fenomenale e ho seguito la sua carriera da vicino”.