Rigoli addio, post sconfitta subita ad Agrigento, e nuovo allenatore sulla panchina rossazzurra: Mario Petrone è stato presentato oggi come nuova guida tecnica del Catania, pronto a cercare la svolta con l'ex Ascoli affiancato dal vice La Grotteria. Apparso insieme al ds Lo Monaco davanti alla stampa stamani, Petrone ha parlato così della sua nuova avventura al via:
"Sono orgoglioso di far parte di questa famiglia e di una società storica ed importante nel panorama nazionale: quando mi ha chiamato Lo Monaco gli ho dato subito disponibilità. Prometto a me stesso e all’ambiente che daremo tutto ciò che abbiamo: il Catania ha qualità, c'è da migliorare. Dobbiamo fare di tutto per andare in Serie B, gioco per vincere e dò tutto me stesso, pretendendo altrettanto dalla squadra. L’atteggiamento e mentalità sono fondamentali, serve allenarsi al massimo con dei ritmi elevatissimi".
Chiusura poi relativa a tattica e campo: "Potremo variare modulo, ma per me la cosa fondamentale è dare degli automatismi alla squadra, con atteggiamento e mentalità. Il reparto avanzato, ma anche il centrocampo, può variare tantissimo. La pressione deve essere un fatto normale, a Catania si vive il calcio in modo passionale: il contratto per me conterà relativamente, a giugno valuteremo perchè le cose si fanno in due. Baldanzeddu? Lo conosco bene, l’ho lanciato io a 15 anni. Marchese è un grande professionista: tatticamente può giocare ovunque. Il centrocampo è il fulcro di una squadra, determinando gli equilibri di una squadra. Se si gioca a due servono caratteristiche ben precise. Pozzebon e Tavares possono coesistere“.