Vigilia accesa per il Catania in vista del ritorno della semifinale playoff di Lega Pro contro il Siena. Né l'allenatore né la squadra hanno parlato nella consueta conferenza stampa della vigilia, a prendere parola però è stato Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del club, che ne ha avute un po' per tutti, queste le sue parole:
"Non voglio commentare le parole del presidente del “Club Fedelissimi Siena”. Basteranno le querele che abbiamo già intrapreso. Non mi sorprendono nemmeno le parole del sindaco di Siena, ha detto solamente delle “minchiate” facendo populismo.
È iniquo vietare la trasferta ai tifosi, ma ai tifosi in generale. Noi abbiamo fatto due trasferte nei play off senza i nostri tifosi: è diventato un modus di fare nei confronti del Catania che non ci piace. I tifosi del Siena hanno invaso il campo per rispondere a quelli della Reggiana ma non ricordo episodi simili qua a Catania se non per festeggiare. Non voglio criticare nessuno, non è giusto che venga mutilato il tifoso del Catania come il tifoso del Siena. Il calcio è per i tifosi, la gente è il cuore del calcio. Invito il sindaco di Siena Bruno Valentini a venire a Catania domani, così si renderà conto del grado di civiltà che esiste nella nostra città.
La partecipazione che c’è a Catania per giornate come quella di domani fa invidia a tutti: il nostro club oltre a essere tra i primi in C e in B come numero di spettatori, viene prima anche di 4 squadre di Serie A. Arbitraggio? Io non ho mai parlato del Siena, ma credo che loro abbiano beneficiato involontariamente di alcune decisioni arbitrali controverse. Contro la Reggiana tutti hanno detto che il rigore è stato clamoroso, loro hanno beneficiato di questo errore grossolano. Non credo che sia una colpa chiedere un arbitro importante per una gara come quella di domani.
Che partita sarà? Il Siena ha vinto all'andata e ha un piccolo vantaggio, ma con la nostra gente, giocando in casa, possiamo ribaltarla. Lo scorso anno abbiamo cominciato una strada. Siamo partiti dal quasi fallimento, abbiamo iniziato un piano di risanamento e sappiamo perfettamente che la conquista della Serie B già quest’anno sarebbe la classica ciliegina sulla torta. Se non sarà così andremo avanti con i nostri obiettivi: noi abbiamo un target che è la Serie A, ancora in più della B.
Cosa ho detto alla squadra? Che tra noi e loro ci sono 3 goal di differenza. Il Catania non deve temere proprio nessuno: dobbiamo sbranare il Siena insieme ai nostri tifosi. Il nostro destino dipende solo da noi".