Tre reti, tre punti. Un pomeriggio davvero difficile da dimenticare e quel binomio: ritorno in campo da titolare e gol. Tripletta. Spezia battuto e vetta della classifica conquistata. Il protagonista? Cassio Cardoselli. Classe ’98, finora ha collezionato solo 171 minuti ed è sceso in campo dal primo minuto per la prima volta in stagione proprio sabato. Complice quell’infortunio che l’ha tenuto tanto tempo ai box, ma non troppo da impedirgli di tornare subito decisivo. Sorride lui, sorride Bonatti e tutta la Lazio Primavera che grazie a questa vittoria è balzata al primo posto della classifica del Girone A, con due punti di vantaggio sulla Sampdoria, quattro sulla Fiorentina e la qualificazione diretta alla Final eight sempre più nel mirino. In sintesi: la giornata perfetta.
Laziale, anzi ‘lazialissimo’, perché il cuore di Cardoselli è biancoceleste da sempre. Merito del nonno, della famiglia in generale. E quando, giovanissimo, la Roma aveva posato gli occhi su di lui è stato facile dire no e prendere la via di Formello. E’ cresciuto lì: Giovanissimi regionali, nazionali, poi gli Allievi e la Primavera. Lo descrivono come un ragazzo solare, educato, sempre sul pezzo. Uno che nonostante gli infortuni in carriera (compreso uno al ginocchio, e seguente operazione che lo tenne out per diversi mesi, quando giocava nei Giovanissimi nazionali) non si è mai arreso ed ha sempre avuto la costanza di recuperare per poi tornare al 100 per cento. Un centrocampista di qualità che si ispira a Kakà e Biglia, sempre più offensivo che difensivo. Infatti in passato ha giocato anche come attaccante e seconda punta. L’annata migliore? Quella da mezzala con Franceschini negli Allievi. Non velocissimo ma duttile, e nell’undici scelto da Bonatti sabato ha giocato come centrale nel 4-3-1-2. Le qualità non gli mancano, così come l’intelligenza tattica e tra i pregi c’è anche quello di essere in grado di gestire i tempi di gioco. Cerca il gol, e lo trova anche in modi diversi, insomma senza farli in fotocopia. Nel complesso dunque un centrocampista piuttosto completo ma chi lo guarda, e pensa a lui anche in ottica futura, sa che può migliorare ancora nella rapidità d’esecuzione della manovra. L’età è dalla sua, l’infortunio è alle spalle. E la Lazio ‘dei grandi’, quella che però allo stesso tempo non rinuncia ai giovani, di Inzaghi (che l’ha anche allenato, l’anno scorso) magari potrà essere terreno fertile per coltivare queste qualità. Di sicuro adesso Cardoselli è una risorsa in più per il centrocampo di Bonatti al quale si è ripresentato nel migliore dei modi. Tripletta e primato.
(Foto: Instagram, cassio2237)