“Non ho mai ricevuto così tante chiamate e messaggi”. Il telefono di Mattia Finotto non smette di squillare. Un amore con la città di Carrara sbocciato sin da subito: "Sono arrivato il 3 di febbraio e sono riuscito fin da subito a costruire un bel rapporto con la città di Carrara, non me lo aspettavo. Sono sempre stato apprezzato nelle società in cui ho giocato, chiaramente poi i gol hanno aiutato”.
La famiglia e l'amore della città
"A Carrara frequento spesso il mare con mia figlia e la mia bambina”. Ecco, la famiglia, ingrediente essenziale nella vita di Mattia, al quale non è mai mancato il sostegno: “Negli ultimi due anni ho cambiato quattro squadre, non è stato facile e devo ringraziarle, mi sono sempre state vicino. Non è facile stravolgere la vita ogni volta, è dura anche per lei creare nuove amicizie, aprire e chiudere pacchi. Per fortuna, a Carrara ci siamo trovati benissimo fin da subito”.
Il momento della svolta
In ogni stagione c’è sempre un momento in cui ci si rende conto che succederà qualcosa di importante, Mattia ce l’ha e se lo ricorda bene: “Scelgo la vittoria con il Cesena. Dopo quel match è scattato qualcosa. Quando batti la prima in classifica facendo una grande partita ti togli ogni dubbio e ti rendi conto della tua forza. Loro non avevano mai perso, da quel momento ci siamo resi conto di essere forti. Potevamo battere chiunque, infatti non abbiamo più perso".
Pistacchio
Infine una cosa che non tutti sanno. “Ma senti, nello spogliatoio ti hanno dato un soprannome? Sì, mi chiamano tutti “Pistacchio”. E’ una cosa partita un po’ di anni fa, senza un motivo preciso. Probabilmente combacia con il fatto che mi piace molto come alimento"-
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A cura di Alessandro Neve