Incroci, tra storie appena nate e altre che invece hanno lasciato un ricordo dolce e amaro. La Carrarese vince e convince contro il Cittadella, lo fa grazie ai goal 'giovani' di Cherubini e Cerri e -cosa ancor più paradossale- contro il suo recente passato: Alessandro Dal Canto. Più di 70 anni di attesa per il ritorno alla vittoria in Serie B allo stadio "Dei Marmi", arrivata grazie a una prestazione praticamente perfetta. Eppure, per capire bene dove e quando nasce questo risultato, dobbiamo riavvolgere il nastro di una settimana.
L'1-1 finale con il Mantova lascia l'amaro in bocca, sia per le occasioni create che per la mancata possibilità di regalare una grande gioia ai propri tifosi. In conferenza stampa, però, Calabro si sofferma in particolare su un ragazzo, autentico protagonista della partita: "Cherubini? Ha capito come approcciarsi al mondo dei professionisti, adesso deve capirlo anche qualcun altro". Un messagio chiaro, preciso, profondo. Quasi come la raccomandazione di un papà verso i propri figli, come ha precisato dall'allenatore gialloblu dopo la gara con i veneti. Un insegnamento tra le righe e una risposta, sul campo e con i goal, di due ragazzi che vogliono continuare a sognare.
Millennials
Già, perché i marcatori dello stadio "Dei Marmi" sono nati tra il 2003 e il 2004 e, cresciuti, all'interno di due settori giovanili di tutto rispetto: Juventus e Roma. Di difficoltà, però, ne hanno dovute affrontare, come quando - nel caso di Leonardo Cerri- a 18 anni ti dicono che devi fare i conti con una brutta aritmia. Ma le speranze, soprattutto in chi crede in un grande sogno, non finiscono mai. E allora ecco l'esordio in Serie A con la Juventus, le conferme con la formazione Next Gen e la chiamata dalla Serie B. Nel percorso, tuttavia, c'è anche una costante, il lavoro, e il sacrificio: "Da qualche settimana Cerri sta svolgendo un lavoro supplementare al termine di ogni allenamento". Sudore e un pensiero fisso: realizzare un grande sogno. La risposta arriva contro il Cittadella, goal di testa e poi dai 25 metri, giusto per non farsi mancare nulla.
Dall'altro lato, invece, c'è un ragazzo che -da poco tempo- ha iniziato a confrontarsi con il mondo dei 'grandi'. Un ragazzo che, quasi silenziosamente, è riuscito a scalare le gerarchie arrivando a diventare un titolare fisso. Nel primo goal in Serie B di Luigi Cherubini c'è un lungo viaggio nei ricordi di Roma e della Roma, un percorso appena inziato ma che ha già saputo regalargli una grande emozione. Un goal che parte da quel tiro salvato sulla linea dalla difesa Mantova, che da rimpianto si è trasformato in gioia. L'urlo strozzato in gola e poi il senso di liberazione, parentesi di una storia che attende soltanto di essere scritta.
Rinascita
In una serata storica come questa ci sono, però, anche dei piacevoli ritorni. E così, al minuto 65, anche Filippo Falco può finalmente inizare la sua nuova/vecchia avventura con la Serie B. Un esordio che porta con sè tutta la voglia di un calciatore dal grande talento che, adesso, vuole ricreare la sua isola felice lasciandosi alle spalle tutte le difficoltà dell'ulitmo periodo. Applausi, fiducia, voglia di raggiungere insieme un unico grande obiettivo.
E poi, la scena finale, quel pubblico che fa da sfondo a una vittoria che sa di storia. Cori ripetuti all'infinito, un lungo applaso che risuona forte e coinvolge praticamente tutto lo stadio. Il senso di sentirsi un'unica grande famiglia e i ricordi, così lontani e così familiari, di chi sa che forse sono state gettate le basi per un'altra grande impresa. Fino al fischio finale, e forse anche oltre. Eccola la vittoria, il sorriso tanto atteso, mentre Carrara è tornata sognare.