Tommaso ha 12 anni, frequenta la II media, tifa Sampdoria ed ha una grande passione: il calciomercato. Ci ha scritto una lettera condividendo con noi i suoi sogni, in parte realizzati partecipando ad una puntata di "Calciomercato - L'originale" su Sky. Da grande vorrebbe fare il giornalista, "perché sa tutto di calcio" (assicura lui!). Per questo, per la sua passione e la sua voglia, abbiamo deciso di dedicargli questo spazio. Per farci vedere il calciomercato ed i suoi protagonisti con gli occhi puri di un bambino di 12 anni. "Caro calciomercato, ti scrivo...": la sua (nostra) nuova rubrica.
Caro calciomercato ti scrivo,
Oggi ti parlo di Arek Milik.
E' nato il 28 febbraio 1994 in Polonia, la sua vera storia calcistica comincia a 16 anni, quando il Tottenham voleva ingaggiarlo ma lui decise di restare a giocare in Polonia perché non si sentiva pronto e per rimanere vicino ai suoi cari. Infatti per lui la famiglia è molto importante, a soli 6 anni ha perso il padre, loro erano molto poveri, è stato un periodo difficile della sua vita, era perso, fumava, faceva piccoli furti nei negozi. Ma poi per sua fortuna incontrò Moki, l'allenatore del fratello che capì subito che Arek poteva diventare un calciatore e infatti dopo le giovanili e alcuni campionati in Polonia, nel 2013, a 19 anni ,e' passato al Bayer Leverkusen e nel 2014 all'Aiax dove in 2 campionati ha fatto 47 gol, poi quest'estate è stato acquistato dal Napoli per 32 milioni più bonus al posto del Pipita.
Nella sua carriera ha già segnato tanti gol, uno molto importante di testa nel 2014 in Nazionale contro la Germania che è stato determinante per la qualificazione agli Europei ed è stata la prima vittoria della Polonia contro i tedeschi in una partita ufficiale, e poi proprio agli Europei contro l'Irlanda del Nord. Nel Napoli ha già segnato una doppietta in Champions e una molto bella ieri con il Bologna, il primo bucando il portiere in uscita con un tocco sotto e il secondo con una bomba di sinistro da fuori area che si è infilata alle spalle di Da Costa. Milik e' molto forte di testa, difende bene la palla con il suo fisico, infatti è molto alto, ha tanta grinta, forse dovrebbe migliorare un po' con il destro perché segna quasi sempre o di testa o di sinistro.
Caro Arek, ho letto che da bambino hai avuto una vita difficile, vivevi in Polonia in un posto grigio e triste dove non c'era quasi niente, ma grazie al calcio e alla tua bravura sei riuscito a uscirne e a diventare un giocatore forte!
Ora a Napoli non c'è più Higuain... c'è Milik!
Il tuo amico Tommi