I suoi gol diedero un contributo determinante per portare a casa l'ultimo scudetto, datato 1990. A Napoli Careca è ancora un idolo, uno di quelli che se lo vedi in giro per strada lo riconosci anche mascherato. "Ho girato, ma solo per un po’, con un cappellino e gli occhiali da sole" - si legge nelle pagine del Corriere dello Sport - "Impossibile ingannare i napoletani. Sono stato giorni ad abbracciare tifosi: queste sono soddisfazioni. Scudetto? Io ne so almeno quanto voi, perché seguo il campionato e faccio il tifo per il Napoli. Però mi sembra evidente che in cinque partite ci si gioca tutto. Viste le avversarie della Juventus e degli azzurri e le motivazioni che potrebbero avere a quel tempo, c'è poco rischio per entrambe. Chi sarà in testa alla trentacinquesima, finirà per vincere il titolo. E se saranno pari, ahimè, deciderà la differenza reti. Sarebbe stato bello uno spareggio. La Juventus ha fatto un recupero prodigioso. In futuro, affinché gli azzurri si possano avvicinare ai bianconeri, servirà arricchire ulteriormente un organico che, comunque, resta di assoluto livello. E' un campionato di grandissima incertezza, con il Napoli che gioca il calcio più bello. Però, affinché resti il ricordo, servirà prendersi lo scudetto: è difficile, non è impossibile".
La storia fa sperare nella rimonta azzurra: "Ad otto giornate dalla fine eravamo a due punti dal Milan, l’equivalente di una vittoria. Ma a sette dalla fine, il Milan perse a Torino, contro la Juventus. Stavolta, c’è la stessa gara, a campi invertiti, e magari va a finire che saranno i rossoneri a fare lo sgambetto ai campioni d’Italia. Adesso ci sono due gare difficili per entrambe, il Napoli che va a sfidare in casa loro prima l’Inter e poi la Roma e la Juventus che sarà attesa da Milan e Fiorentina. Sono pericoli che si equivalgono. Ma guai sottovalutare altri match: per esempio, l’Empoli e l’Udinese, alla prossima. Sulla carta non ci sarebbe partita, ma in campo chi può dirlo". La sua recente visita a Napoli? Come sempre tanto affetto: "Ho provato sensazioni bellissime: girare tra la gente, cogliere il loro affetto e scoprire che non è cambiato niente. Napoli è meravigliosa e mi mette allegria. Ho vissuto il periodo più bello, semplicemente fantastico. Eravamo una grandissima squadra, e poi avevamo Lui, che poteva deciderla in qualsiasi momento volesse. Essere stato al fianco di Maradona è stato un privilegio".
Careca vuole aiutare la società azzurra: "Vorrei riuscire ad indirizzare il Napoli verso uno dei nuovi talenti del calcio brasiliano, aiutarlo a scoprire qualche fenomeno, come pure in passato poteva succedere. Sono stato a Castel Volturno, ho parlato con Giuntoli, gli ho dato la mia disponibilità: io sono qua e lavorerei gratis, sono pronto a girare l’intero Sud America. Fossi al Napoli, andrei a dare una occhiata a Lucas Lima, quello che generalmente s’usa definire un classico 10: ha ventuno anni, ha piedi ed intelligenza, sa fare tante cose e tutte nel modo migliore. E’ il giovane che maggiormente si sta distinguendo, in questo periodo di transizione per il Brasile. Allison? La Roma ha scelto bene, ha qualità indiscutibili ed anche una personalità evidente. Il calcio europeo può soltanto migliorarlo e comunque è un acquisto di assoluto livello". Pronostico: "Chi vive nel calcio, sa che ci sono dettagli impossibili da prevedere. Loro, i bianconeri, sono in vantaggio, ma non è finita: ne parliamo dopo Roma-Napoli e Fiorentina-Juventus. E se succede, io voglio venire alla festa...".