Dalle riprese sul set ad un ruolo di spicco nel calcio italiano: una donna come vicepresidente della nuova Lega Pro. In passato, è capitato piuttosto raramente. Cristiana Capotondi lo sa bene, e non vede l’ora di far ricredere tutti coloro che, inizialmente, si sono dimostrati scettici dopo la sua elezione: “Il calcio è una cosa seria, rappresenta a pieno la nostra società. Quanto alle donne, sono felice di aver dato un bel segnale: spero che in futuro se ne vedano altre in questo settore, magari un giorno a capo della Federcalcio ci sarà una donna”, spiega Cristiana ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
Il ruolo della Capotondi sarà innovativo. Pronti a consigliarla, però, ci saranno due grandi esperti del mestiere: “Mi sono candidata perché da anni conosco Gravina e Ghirelli e con loro ho condiviso idee e progetti. Il mio ruolo sarà legato alla parte sociale e comunicativa della gestione. In più, dopo aver conosciuto tutte e 59 le squadre dei nostri gironi; mi occuperò del rapporto tra calciatori e scuola. È un dato di fatto che chi ha studiato e si è diplomato gestisce meglio le pressioni e capisce più rapidamente schemi e tattiche”.
Quanto a lei, in campo ha sempre preferito giocare sulla fascia: “Gioco a calcio da quando sono bambina, ora mi diletto nel calcio misto. Preferisco essere schierata da terzino perché al centro sella difesa mi sento un po’ spaesata. Quanto alla squadra del cuore, sanno tutti che sono della Roma: forza Di Francesco!”
L’intervista completa su La Gazzetta dello Sport