Una forza della natura(con i capelli tinti rossoblu). Ecco chi è Milena Masala, super tifosa del Cagliari e abbonata da 28 anni consecutivi. “Ho fatto solo un anno di stop quando avevamo il campo squalificato e si giocava a Tempio Pausania e mio marito non voleva che mi allontanassi tanto”.
Famiglia all’antica la sua, Marco - suo marito - è ha condiviso la passione per il Cagliari con Milena fino a qualche anno fa… “Poi ha smesso di credere nel calcio e non è venuto più allo stadio”. Ed è anche per questo che nella testa di Milena c’è un grande desiderio, che spera di esaudire il prossimo anno in Serie A. “Non ho mai visto una partita in trasferta e mi piacerebbe tantissimo poterci andare”. Una passione nata da quando all’età di 4 anni suo padre la portava con sé allo stadio. “Mi lanciava in aria quando il Cagliari segnava, e quelle sensazioni uniche mi hanno accompagnato per tutta la mia infanzia portandomi a diventare una tifosissima quale sono adesso”.
Ovviamente non abbandona mai il suo look diventato oramai storico: “Da tre o quattro anni a questa parte ho lanciato la moda dei capelli tinti rossoblu. All’inizio solo qualche ciocca, poi sono passata a tutta la testa. La mia parrucchiera alle volte non vuole ma le ho detto chiaramente che o mi asseconda o vado da un’altra. Lo faccio perché mi piace l’idea di portare in giro con me i colori della mia squadra del cuore”. E ci riesce benissimo dal momento che dovunque vada la fermano tutti per avere spiegazioni circa questa curiosa acconciatura.
Ma non è tutto, perché per Milena il Cagliari è una vera e propria ragione di vita. Casa sua è a tutti gli effetti un tempio rossoblù: dai tappetini sull’uscio di casa alla camera da letto interamente con i colori della sua squadra del cuore. “E da quando i miei figli sono andati via di casa la loro cameretta è diventata quella di cimeli”. Ne ha di tutti i tipi, non solo le semplici magliette, ma anche bottigliette, portachiavi, peluche, e chi più ne ha più ne metta. Per non parlare dell’abbigliamento indossato nel giorno della partita del Cagliari. “Si parte dalle calze, che sono sempre una rossa e l’altra blu, poi la maglia che è sempre la stessa ed è quella firmata da tutti i giocatori, impermeabile, orecchini dei due colori della squadra e anche il trucco. Non lascio nulla al caso”. E come se non bastasse, poi, al collo porta una collana con la scritta “Cagliari”.
Non nega che l’essere tifosa sia il suo primo lavoro e poi… “Faccio la cartomante, ma non ho mai letto le carte ai giocatori. Non poterei farlo nel modo giusto perché non sarei oggettiva, sarei troppo condizionata dalla fede calcistica”. E’ amica di tutti i calciatori ma senza mai essere invadente, e durante l’era Cellino è stata sempre vicina al presidente. “Non mi sono mai presentata, ma lui sapeva chi ero anche perché quando è stato arrestato sono stata per 15 giorni all’esterno del carcere organizzando le “colazioni rossoblu” per tutti gli altri tifosi che erano lì ad offrire il loro supporto”.
Non ha altre passioni. “Non fumo, non bevo e fino a qualche anno fa non uscivo neanche il casa. Ho il Cagliari e basta”. Ma lei è contenta così: tifosa rossoblu…dalla testa ai piedi.