"Sono pronto a inseguire due sogni: la serie A italiana e la Nazionale": Laurentiu Branescu, obiettivo Juventus. Il portiere rumeno, cresciuto nelle giovanili bianconere, sta provando riscattare un 2016-2017 al di sotto delle aspettative con una grande di Romania, la Dinamo Bucarest, e non si pone limiti... "Dopo i prestiti in serie B con Juve Stabia e Lanciano ho fatto l’errore di andare a Cipro, dove davanti avevo due portieri della Nazionale. Così a un certo punto mi sono detto: riparto da casa, da una grande squadra come la Dinamo Bucarest. E’ un po’ l’Inter o il Milan di Romania: c’è un grande pubblico e c’è la pressione di dover fare risultato. La Dinamo mi ha dato entusiasmo e ora anche continuità. A 23 anni sono ancora un portiere giovane: ho la sensazione che la mia vera carriera stia iniziando ora. L’infortunio mi ha cambiato. Prima ero tutto un alibi, davo sempre la colpa agli altri, all’allenatore. Mi sono fatto un esame di coscienza, ho resettato. Sono pronto ad inseguire due sogni: la serie A italiana e la Nazionale maggiore della Romania".
L'aneddoto bianconero... "Un ricordo felice è quello del primo allenamento con la prima squadra della Juve. Buffon, il mio mito fin da bambino, mi viene incontro e mettendomi la mano sulla spalla mi dice: “Benvenuto alla Juventus”. Un gesto semplice, spontaneo: ma per me vale tantissimo. Gigi è il numero uno, in tutto: quando sono giù di morale mi ricarico guardando le sue interviste su Youtube. E’ sincero, diretto: trasmette una carica incredibile. Dei bianconeri non mi perdo una partita, poi mi aggiorno leggendo i giornali e i siti. Mi piace sapere tutto. Campione più umile? Giorgio Chiellini. E suo fratello Claudio è come lui, si assomigliano anche da quel punto di vistaVivere il mondo Juve è stato fantastico: lo rifarei altre mille volte". L'intervista integrale sulle pagine di Tuttosport.