Il Chief Football Officer della Juventus, Francesco Calvo, ha parlato a Dazn pochi minuti prima di Juventus-Milan, posticipo della penultima di Serie A
"Questa è sempre una partita importante, il sentimento prevalente è la giusta cattiveria agonistica per conquistarci i tre punti e lasciare una porta aperta per l'Europa che conta", ha cominciato Calvo.
Juve-Milan, le parole di Calvo nel prepartita
Calvo poi torna sul tema dei dieci punti di penalizzazione comminati ai bianconeri per il caso plusvalenze: "Fin dall'inizio ci siamo espressi chiaramente sulle opinioni che avevamo per le sentenze. Riteniamo di essere stati condannati ingiustamente, abbiamo iniziato i processi sotto indagine per un articolo e siamo finiti condannati per un altro articolo. Ma oggi rimaniamo concentrati sul campo".
Spazio dunque ad alcune riflessioni e ai commenti sulle voci uscite negli ultimi giorni: "La scelta del direttore sportivo? L'allenatore viene interpellato, perché la Juventus è più di una singola persona, siamo un gruppo di lavoro. Abbiamo milioni di tifosi, e questa è la garanzia per i successi futuri. Con l'allenatore parliamo di continuo, non c'è stato alcun veto di Allegri come chiarito anche da lui. Giuntoli? Ho visto un toto nomi importante e variegato, non mi sembra corretto commentare nomi, noi abbiamo le idee chiare e lavoreremo compatti per il futuro".
Infine spazio alla sconfitta di Empoli: "Il rapporto diretto col gruppo ce l'ha il mister, ma anche la società si è confrontata con i giocatori. La stagione è stata durissima, ciò che ci ha distratto nell'ultima partita è stato il contraccolpo di Siviglia, non della sentenza".
"L'ultima partita di Rabiot e altri giocatori in scadenza? Le vie del mercato sono infinite, non possiamo dire chi ci sarà e chi non ci sarà", ha chiuso dunque Calvo.