Real Madrid-Napoli, gara speciale per Callejon. Il prodotto della "cantera" dei blancos ha raccontato, attraverso le pagine di AS, le emozioni vissute alla vigilia del match di Champions, ma anche della sua esperienza italiana e dell'amore per Napoli. Si parte dalla sfida del 15 febbraio al Bernabeu:
"Sognavo di tornare a giocare al Bernabeu: volevo la sfida con il Real. Certo non mi aspettavo di trovare il Madrid già agli ottavi, ma il sorteggio ha voluto così. E' una sfida attesa da tutti a Napoli, ma fino a dopo la gara con il Genoa non possiamo parlarne, altrimenti Sarri si arrabbia (ride). Si tratta della miglior squadra del mondo, dovremo stare attenti a tutto. Sono rimasto in contatto con Sergio Ramos e Morata: può essere la punta titolare del Real, se lo merita. Poi ho fatto i complimenti a Cristiano Ronaldo per il Pallone d'Oro. Zidane? Sta facendo benissimo, ma non mi ha sorpreso. Era un giocatore spettacolare e adesso è un bravissimo allenatore".
Sulla decisione di lasciare il Real: "Sentivo che dovevo fare un ulteriore passo nella mia carriera, volevo diventare protagonista in campo. Quando mi chiamò Benitez mi disse che a Napoli sarei stato felice: ho detto subito di sì. Con Rafa ho imparato tanto, abbiamo vinto due titoli e ho conquistato la Nazionale: posso solo ringraziarlo. L'altro giorno ci siamo sentiti e mi ha detto che era dispiaciuto per l'espulsione contro il Bologna. Sperava in una sola giornata di squalifica, mi ha portato fortuna. Dopo che Benitez ha lasciato il Napoli io non ho ricevuto offerte dalla Spagna. Aspettavo di conoscere Sarri e con lui è scoccata subito la scintilla: il suo sitema di gioco mi piace tantissimo. Mi ha detto che contava su di me, mi ha spiegato le sue idee di gioco e mi sono legato subito a lui: i risultati parlano da soli".
Ancora parole al miele per Sarri: "Dice sempre ciò che pensa e te lo dice in faccia: questo è un grandissimo pregio. Adoriamo i suoi metodi di allenamento, vuole sempre giocare all'attacco e vederci felici: si diverte anche Reina in porta. Con il tempo ci siamo convinti di essere un'ottima squadra". Sull'addio di Higuain: "Era un giocatore importante, è normale che alla gente non piaccia vederlo con la maglia della Juventus. Anche senza Gonzalo, tuttavia, siamo migliorati. Mertens e Insigne? Ci divertiamo tanto, ci completiamo a vicenda. Speriamo di continuare così. Cosa ci manca per lo Scudetto? Più maturità nel gestire certe gare e a volte un pizzico di fortuna in più: ma stiamo crescendo. Real? Dal giorno del sorteggio in città non si parla di altro. I napoletani meritano di vivere una grande gioia".
Callejon stregato da Napoli: "Mi sento napoletano e adoro la gente di Napoli. Sono persone affettuose che ti danno subito il cuore, sono simili agli spagnoli del sud. Reina ci manda messaggi audio in napoletano, Albiol è felice e siamo contenti che abbia rinnovato. Ci troviamo benissimo. Devi solo adattarti al calore dei tifosi, io venivo da Madrid dove i calciatori passano quasi inosservati. Ora però sono felicissimo. Tornare in Spagna? Non ci penso, ho appena rinnovato il contratto e adesso sto benissimo qui. Voglio godermi Napoli, i napoletani e conquistare qualcosa di importante con loro. Questa è l'unica cosa che mi interessa. Maradona? Conoscerlo è stato stupendo, ci siamo scattati tanti selfie con lui. Ci ha promesso che al Bernabeu sarà presente: con la Roma, in Coppa Italia, ha portato fortuna".
Callejon rivela alcuni segreti: "Cerco di curare molto il mio fisico e do sempre il massimo durante gli allenamenti. Curo molto l'alimentazione. Pizza? Di solito la mangiamo, ma è meno consigliata negli ultimi due giorni che precedono la partita. Adoro la pizza e quella napoletana è unica, ma cerco di non esagerare". Ultime curiosità: " Da piccolo adoravo Luis Figo. Non sono arrivato al suo livello, ma è stato sempre il mio punto di riferimento. Mondiali? L'entusiasmo e la voglia di arrivare non mi mancano, l'allenatore mi ha fatto sentire la sua fiducia e il gruppo mi ha fatto sentire benissimo. Sto cercando di dare il massimo, esserci sarebbe un sogno".