"Bari è una piazza troppo importante, spero di riportarla in A come merita". Giubbotto di pelle, zaino in spalla e sorriso più forte della stanchezza da viaggio, Antonio Floro Flores è sbarcato nello scalo del capoluogo pugliese pochi minuti dopo la mezzanotte: l'attaccante classe 1983 è sbarcato alla corte del presidente Cosmo Giancaspro in prestito dal Chievo Verona-che pagherà una parte del suo ingaggio-con obbligo di riscatto da parte del Bari in caso di promozione in serie A. "Inizia una bellissima sfida, ed è ancora più bella e stimolante se riusciamo a vincerla". E i tifosi, circa 30, lo hanno accolto con applausi e una richiesta unanime: "Dieci gol Antò, vogliamo 10 gol" fino al coro che non passa mai di moda, "Floro Flores fa gol". Una trattativa nata a inizio gennaio, che ha vissuto una rapida impennata nelle ultime 48 ore: determinante è stato il blitz del ds biancorosso Sean Sogliano a Milano.
In mattinata Floro Flores aveva anticipato su Instagram il suo arrivo con una frase sibillina: "Scegli sempre il cammino che sembra migliore anche se sembra il più difficile: l'abitudine lo renderà presto piacevole". Parole che lasciavano pensare al trasferimento poi avvenuto. Il suo profilo è stato invaso di messaggi d'amore della tifoseria barese, tanto da portare alla temporanea chiusura dell'account. Riaperto in serata, per annunciare con la foto del biglietto aereo il volo in Puglia. A Bari arriva dopo un 2016 condito da una sola rete in 25 partite con il Chievo Verona: ritroverà Colantuono 12 anni dopo l'esperienza comune a Perugia. In Umbria, nella stagione 2004/05, Floro Flores siglò 6 reti in 23 partite e la squadra, sotto la guida del tecnico romano, arrivò terza a 72 punti, a pari merito con l'Empoli primo e il Torino secondo, cedendo nei playoff e vivendo poi il fallimento societario. Ora riparte dalla Puglia, con vista sulla rincorsa alla serie A: ma a lui le sfide non hanno mai fatto paura. "Il primo bagno di calore mi ha dato tanto affetto: spero di ripagarlo".
