Gol numero cento in carriera, davanti al suo pubblico, e al ritorno in serie A del Sant'Elia: cosa poteva chiedere di più Marco Sau? L'attaccante del Cagliari non nasconde la sua gioia:
"Sono felice" - si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - "E' un gol che dedico a tutti i tifosi e a tutta la Sardegna, dovevamo riscattarci dopo la partita col Genoa. Serie A? La voglia c’è sempre stata. Ho azzerato tutto. L’impresa dello scorso campionato mi ha aiutato e ora ci tenevo a partire bene e a dimostrare quello che valgo. Borriello? Marco è un grandissimo professionista, un giocatore che non scopriamo certo oggi. Per le sue caratteristiche è naturale trovarsi bene con lui in campo. Sì, c’è forte intesa. Ben vengano giocatori del suo calibro che possono dare un valido contributo alla nostra causa".
Attaccante centrale, seconda punta o rifinitore, il Sau di questi tempi può giocare ovunque: "Normalmente agisco da prima o da seconda punta, ma non ho avuto problemi ad adattarmi alle indicazioni dell’allenatore. L’importante era recuperare il risultato. Comunque ero sempre nei pressi della porta avversaria e alla fine è andata bene. Stare bene è fondamentale. Sto lavorando per arrivare al top della condizione. Ora sono soddisfatto e spero di non trovare più intoppi. E di continuare così"
A luglio 2015 la scelta di legarsi al club del cuore lo ha ripagato: "Lo spirito è cambiato tanto. Sono arrivati giocatori di personalità ed esperienza in ogni zona del campo. Basti vedere con che grinta e determinazione siamo riusciti a recuperare uno svantaggio di due gol alla Roma. Momento più difficile? L’anno della retrocessione. Ma ci siamo prontamente riscattati con una stagione da record. E quest’anno, ne sono certo, ci toglieremo tante soddisfazioni".
