Ha esultato come se avesse segnato dopo l’intervento su Higuain che ha evitato la rete dell’argentino: "Per un difensore è come aver fatto un gol”. Filippo Romagna deve ancora segnare la sua prima rete della sua giovane carriera, ma la felicità di mantenere la porta inviolata è paragonabile: “Per noi la partita perfetta è quando la porta rimane inviolata perché significa che la difesa ha lavorato bene".
Il difensore del Cagliari dopo la positiva passata stagione ha iniziato alla grande collezionando quattro gare da titolare. Curiosità: nelle passate ventitré presenze non aveva mai preso un’ammonizione, quest’anno è già a quota due: “Per me è una sensazione strana – Ha affermato Romagna al Corriere dello Sport – Non credo di essere più cattivo di un anno fa perché quando fai un intervento non ci pensi”.
Romagna traccia poi un bilancio del suo avvio di stagione: “Abbastanza positivo ma io sono uno critico verso le mie prestazioni. Cerco sempre le sbavature perché non ho nessuna intenzione di fermarmi e voglio sempre migliorare. La chiamata della Nazionale? Chiaramente se dovesse arrivare una chiamata non potrebbe che farmi piacere perché ora la Nazionale si sta aprendo ai giovani e per noi è un gran segnale oltre che uno stimolo. Ma ora sono concentrato con l’Under 21 e con il cammino Europeo di giugno.
Il miglior difensore italiano attuale? Ci sono tanti centrali che mi piacciono. Da Chiellini a Caldara e Romagnoli, ma quello che mi piace di più è Bonucci perché ha una grande capacità di impostare l’azione. Io nasco centrocampista quindi questa caratteristica mi affascina”.
Contro il Parma Romagna ritroverà il suo compagno in Under 21 Dimarco, autore del gol gioiello che ha steso l’Inter: “Non ci sentiremo in questi giorni ma ci saluteremo prima della gara. Lo conosco bene perché siamo insieme fin dai tempi dell’Under 15 ed è un ottimo giocatore”.
L’intervista completa sul Corriere dello Sport in edicola oggi.