I sorrisi non mancano, nonostante il momento poco positivo. A tenere alto il morale del gruppo in questa settimana di ritiro in casa Cagliari ci penserà anche il capitano, Daniele Dessena. La società ha deciso di farlo rientrare da Parma, dove stava effettuando la riabilitazione dopo il grave infortunio dello scorso novembre. Lui puntualissimo si è presentato martedì alle 15, pronto ad abbracciare i compagni e a vivere con loro questa fase cruciale della stagione. Non potrà ancora partecipare al lavoro sul campo, ma solo partecipare alle sedute in palestra, proprio come capitato questa mattina. Il resto del programma del capitano prevede esercizi funzionali, da svolgere in acqua e un grande lavoro psicologico sulla testa dei suoi compagni, più che mai determinati a uscire dal momento di crisi.
Tre sconfitte nelle ultime quattro partite, un solo punto rimediato a Trapani e strappato in extremis. Il ruolino non è certo quello che ci si può aspettare da una squadra costruita per vincere il campionato. Il vantaggio di dieci punti è ancora rassicurante, la promozione diretta non è in discussione. In calendario le trasferte di Vicenza e Modena. Servirà ritrovare la mentalità giusta e quell'unità di intenti che ha caratterizzato la prima parte di stagione dei rossoblù. Primi quattro mesi affrontati con la grinta, con uno spirito di rivalsa e una rabbia che li hanno spinti a chiudere il girone d'andata in testa alla serie B, da campioni d'inverno. Dove non arriva la tecnica, tanta, e l'impegno, mai mancato, dovranno arrivare anche il furore e la cattiveria agonistica, la famosa "fame" più volte richiesta dal presidente Giulini.Spetterà a Massimo Rastelli ritrovare la formula giusta, quel misto di cuore, orgoglio e "cazzimma", per usare un termine caro all'allenatore napoletano, che fino a fine febbraio aveva permesso al Cagliari di trovarsi in vetta. Un'opera d'arte ancora incompiuta la sua, perché tenere in testa i rossoblù dopo una retrocessione dolorosa come quella della passata stagione non era assolutamente facile. La presenza del capitano non potrà che essere d'aiuto e d'esempio per tutti i giocatori del Cagliari. D'altronde Dessena ha insegnato a tutti come si fa a reagire e a non mollare mai.