Un pareggio e due sconfitte nelle prime tre giornate di Serie A per il Cagliari, che dopo aver giocato un gran calcio nella passata stagione, non ha ricominciato la nuova come tutti si aspettavano. Non ne fa un dramma il presidente Tommaso Giulini, che ai microfoni di Tuttosport analizza il momento della sua squadra.
“Ci auguriamo di vedere i frutti del lavoro nel giro di poche giornate. Abbiamo cambiato allenatore e ringiovanito la rosa, c’è molto entusiasmo ma ci vuole pazienza, questo per noi deve essere un progetto di gioco a lungo termine”.
Pur avendo conquistato un punto in 270 minuti, l’obiettivo del Cagliari è quello di migliorarsi rispetto alla scorsa stagione.
“Vogliamo fare meglio dell’anno scorso. Eravamo partiti molto bene ma abbiamo finito male, sarebbe stato meglio il contrario. Sarebbe bello essere in zona Europa fino alle ultime giornate, ma credo che in questo momento ci manchi ancora qualcosa per poter lottare per quelle posizioni”.
Giulini, poi, si sofferma sui singoli: dal nuovo arrivo di Di Francesco a quelli mancati come Nainggolan, passando per le certezze Joao Pedro e Cragno.
“Di Francesco mi ha colpito per la sua voglia di rivalsa dopo l’esperienza alla Samp. Chi viene qui deve avere una grandissima fame. Lui è un allenatore importante che ha svolo un percorso strepitoso a Sassuolo e una semifinale di Champions League con la Roma. Sono contento di aver scelto lui. Joao Pedro e Cragno? Sono molto affezionato a entrambi e sono due titolari assoluti. Sarebbe bello fare qualcosa di sportivamente importante con loro. Poi però se per loro in futuro dovesse arrivare un’offerta importante, non ci dispiacerebbe accontentare il calciatore nella sua crescita e incassare per il bene della società. Nainggolan è un grande rimpianto, sotto il punto di vista del tifoso. Dal punto di vista societario, invece, dati i problemi economici del calcio, sono contento che la trattativa non sia andata in porto”.
L’intervista completa sulle pagine di Tuttosport