Affari, intuizioni, colpi di genio, ma anche molte, per non essere cattivi, "scommesse perse". Non è bello usare il termine "bidone" o "flop", perché ognuno ha la sua storia, le sue scusanti, più o meno condivisibili. C'è chi si gioca il sogno di una vita in un momento difficile per la squadra e chi arriva giovanissimo dall'altra parte del mondo e si trova di fronte una lingua e una cultura totalmente diversi. E infine c'è chi, effettivamente, non aveva il talento . Meglio allora usare il termine "desaparecidos" e il Cagliari del "vulcanico" Cellino non è mai stato secondo a nessuno. Stilare una top 11 non è stato difficile: semmai ci sono stati problemi di abbondanza. Ecco allora l'idea di creare una rosa intera.
Squadra affidata al "profeta" Antonio Sala. Arrivò a Cagliari nel 2001, forte di una promozione con il Siena e portò in dote con se il regista per anni cercato dai sardi, Alessandro Colasante. Fu esonerato dopo sole 9 partite. Di Sala si sono perse le tracce negli ultimi anni. Ultima esperienza nel 2013 a Mantova, Lega Pro Seconda Divisione: esonerato dopo due partite riprende la guida dei lombardi a fine settembre. Dura poco: a novembre è di nuovo a casa.
Vincenzo Marruocco
Dopo una lunga gavetta, partita dall'Eccellenza campana, Vincenzo coronò il sogno di sempre a Cagliari. Si trasformerà in un incubo: 13 gol subiti in 5 partite per il portiere napoletano. A parziale giustificazione un disastroso periodo attraversato dai rossoblù tra l'ottobre e il dicembre 2007. A salvare i sardi ci penserà l'attuale numero uno Marco Storari. Marruocco gioca ancora, in Lega Pro, è il portiere e il capitano della Paganese.
Carlos Matheu
Matheu arrivò all'ultimo minuto del mercato estivo del 2008 e scese in campo 15 volte, dimostrando anche buone doti. Non chiuse bene l'esperienza sarda. Durante Palermo-Cagliari del 5 maggio 2009 l'ex Ballardini lo strinse "affettuosamente" per il collo per difendere Miccoli. Nel luglio dello stesso anno non si presentò in ritiro senza dare motivazioni: fu riceduto all'Independiente. Attualmente gioca nella Primera Division argentina, nel Banfield.
José Semedo
L'amico di Cristiano Ronaldo raggiunse Cagliari nella stagione 2006-2007. Titolare dell'Under 21 portoghese, venne strappato alla concorrenza di diversi club di Premier e di Liga. Non andò benissimo. Una serie di avvenimenti "tragicomici" segnarono il suo destino. Al debutto assoluto commise due falli da rigore. Durante un contrasto di gioco in allenamento procurò la rottura del crociato a Mauro Esposito, uno dei punti di forza della squadra. Infine, alla prima gara da titolare in A, si fece espellere per somma di ammonizioni. Lo scaramantico Cellino se ne liberò subito, cedendolo al primo offerente, il Charlton Athletic. Attualmente sta disputando la sua sesta stagione nello Sheffield Wednesday. L'amicizia con Cristiano Ronaldo dura ancora, come confermano le immagini, e CR7 ha scritto la prefazione del sua biografia.
Joe Bizera
Trentacinque presenze in tre campionati testimoniano che il roccioso difensore uruguaiano non lasciò il segno. Eppure Joe arrivava dal glorioso Penarol, club con il quale vinse due campionati, ed era titolare nell'Uruguay. Spesso in coppia con l'amico Diego Lopez, il campionato 2007-2008 fu talmente disastroso per Bizera che Cellino lo fece partire praticamente gratis, cedendolo al Maccabi Tel Aviv. Dopo l'arrivo in Italia Bizera perse la Nazionale, con la quale aveva disputato il Campionato del Mondo del 2002 e la Copa America del 2001 e del 2004. Attualmente gioca nel Liverpool FC, squadra della massima serie uruguaiana.
Oliveira Tavares Adryan
"Abbiamo preso un fenomeno". Con queste parole Massimo Cellino annunciò l'acquisto della giovane "stellina" brasiliana Adryan nel gennaio del 2014. In effetti il trequartista di Rio De Janeiro al suo arrivo a Cagliari era considerato uno dei giovani più forti a livello mondiale. Alle spalle aveva un Campionato Sudamericano Under 17 giocato da protagonista, con quattordici presenze e otto gol e due stagioni di buon livello disputate con il Flamengo. Appena 5 le presenze in serie A e, nonostante la voglia di rimanere a Cagliari, venne ceduto al Leeds United. Adryan da questa estate è tornato a giocare per i Rubro-Negro.
Josef Husbauer
Doveva essere il Nedved di Cagliari, ma Josef in comune con Pavel aveva solo il paese di provenienza. Il centrocampista ceco era già stato opzionato nel mercato estivo del campionato 2014-2015. Il pupillo di Zeman, invece, sbarcò a Cagliari solamente a gennaio. La sua "indisponibilità" divenne presto un mistero: come mai Husbauer non scendeva in campo? Domanda che in molti ancora oggi si pongono. Appena due presenze in campionato. Nell'estate del 2015, con la retrocessione dei rossoblù in serie B, arriva anche la separazione con il ceco, che ritorna nello Sparta Praga. Attualmente Husbauer gioca per i cugini dello Slavia Praga.
Mikhail Sivakov
Sbarcò in Italia nel 2009, forte di un'esperienza in Champions e di due campionati da titolare nel Bate Borisov, una delle squadre più forti della Bielorussia. Appena una presenza in campionato e alcune incomprensioni portarono alla cessione definitiva nel 2011 ai belga dello Zulte Waregem. Attualmente Sivakov gioca nel Zorja Luhans'k, squadra terza nel campionato ucraino, ed è protagonista anche in Europa League.
Pablo Ceppelini
Pablo a 17 anni Pablo giocava già titolare nel Bella Vista di Montevideo nella Primera Divisìon uruguaiana. Dopo il mondiale Under 20 del 2011 il Cagliari decise di non farselo sfuggire: costo dell'operazione circa 3 milioni di euro. Non male per un ventenne. Ceppelini si presentò a Cagliari portando in dote un buon bagaglio tecnico, ma un fisico gracilino. Trovò spazio soprattutto nella Primavera, racimolando anche tredici presenze in prima squadra senza mai sfruttare l'occasione. Nel 2012 il sogno si infranse. In occasione di Cagliari-Torino Primavera rivolese frasi ingiuriose all'arbitro, rimediando una squalifica per tre giornate. Cellino perse la pazienza. Ceppelini dal 2015 è tornato in patria: ora gioca nel Boston River.
Fabrizio Cammarata
Stagione 2000-2001. Il Cagliari appena retrocesso in Serie B voleva tentare l'immediata risalita e per centrare l'obiettivo, l'allora presidente rossoblù Massimo Cellino decise di staccare l'assegno più consistente della storia della società. Per circa 15 miliardi di lire arrivò dal Verona uno dei pezzi pregiati di quel mercato, Fabrizio Cammarata. Nove reti quell'anno in Serie A, tra cui la doppietta che stese la sua ex squadra, la Juventus, che due giornate dopo subì il sorpasso scudetto della Lazio. L'ex gemello del gol di Del Piero nella Primavera della Juventus, complice anche l'andamento generale della squadra, deluse le attese e nel 2005 lasciò definitivamente il Cagliari con appena 24 gol in tre campionati.
Joaquìn Larrivey
"El Bati" arrivò a Cagliari nel 2007 e al suo esordio al Sant'Elia contro la Juventus impressionò tutti con una grande partita: solo un'illusione. Nell'ultima gara, con i rossoblù già salvi, riuscirà ad andare in gol per la prima volta. Nel campionato 2011-2012 arrivò un parziale riscatto, con 27 presenze e 7 gol. Poca roba per chi era arrivato in Italia con l'etichetta di "nuovo Batistuta". Chiusa l'esperienza italiana "Gioacchino" si trasferì in Messico, dove, si narra, pensò addirittura di diventare wrestler. Ma "il calcio è la sua vita". Per due stagioni è diventato protagonista in Liga: 24 gol in due anni con Rayo Vallecano e Celta Vigo. E' suo il gol che nel novembre del 2014 permise ai "celesti" di stendere il Barcellona al Camp Nou. Attualmente gioca negli emirati arabi, nel Baniyas.
Moestafa El Kabir
Una delle ultime, innumerevoli, scommesse di Massimo Cellino. Moestafa El Kabir si mise in luce nel Mjällby, in Svezia, dove segnò 15 reti in 33 presenze. Esordio con il botto in serie A. L'11 settembre del 2011 fu El Kabir l'autore del gol del 2 a 0, quello che affossò il tentativo di rimonta della Roma di Luis Enrique. Un difetto di dentatura il motivo ufficiale del suo successivo allontanamento dal campo: c'è invece chi parla di un carattere un po' troppo sopra le righe. A conferma di queste voci arriva la squalifica per 5 giornate rimediata al termine di Cagliari-Torino Primavera dell'aprile del 2012. Attualmente gioca nella J1 League, la serie A giapponese, nel Sagan Tosu.
Questa la nostra ultra offensiva Top 11 (3-4-1-2): Marruocco - Matheu, Semedo, Bizera - Adryan, Husbauer, Sivakov, Ceppelini - El Kabir - Cammarata, Larrivey.
Panchina:
Antonio Adan
Quattro anni da vice Casillas nel Real. In Sardegna bastarono appena due partite per bocciarlo. Dopo i quattro gol presi durante Cagliari-Juventus del 12 gennaio 2014, Antonio salutò tutti e tornò in Liga, nel Betis Siviglia, squadra dove milita tuttora.
Fanis Katergiannakis
Arrivò a Cagliari da campione d'Europa nel luglio del 2004. Venticinque gol subiti in 15 presenze portarono alla sua bocciatura. Attualmente Fanis è un apprezzato preparatore dei portieri.
Giovanni Sulcis
Prodotto della "cantera" rossoblù, alla prima stagione in A riuscì anche a segnare. Rimarrà per sempre nei suoi ricordi la rete dell'uno a uno in occasione di Juventus-Cagliari del 30 gennaio del 2000. Sulcis si ritirò a 29 anni, laureandosi in Medicina e Chirurgia con il voto di 110 e lode. Attualmente svolge la professione di medico.
Caio Rangel
Arrivato nell'estate del 2014 dal Flamengo su espressa richiesta di Zdenek Zeman, il brasiliano da due stagioni non rientra più nei piani del Cagliari. Un colpo di tacco di troppo costò il pareggio nella gara casalinga con l'Empoli del marzo 2015: poteva essere la svolta per i rossoblù. Attualmente è in prestito al Cruzeiro.
Tiziano Bruzzone
Tredici gol in 15 partite in serie D con il Cascina spinsero nel gennaio 2008 Cellino a investire sul "Luca Toni della serie D". Non vedrà mai il campo. Nell'estate dello stesso anno firmò per il Pontedera e ,paradossalmente, è proprio in D che diventa famoso. Non per le prodezze in campo, ma perché, dopo aver esposto la maglietta con la scritta "ponsacchino ti odio", diventò il primo giocatore italiano a ricevere un DASPO. Bruzzone gioca attualmente nell'Eccellenza toscana, nel Cenaia.
Thiago Ribeiro
"Il Cagliari ha acquistato un campione". Così il suo manager Juan Figer annunciò l'acquisto in prestito da parte dei rossoblù. In effetti Thiago arrivò dal Cruzeiro, club con il quale aveva vinto la classifica dei cannonieri della Coppa Libertadores del 2010. Sessantaquattro presenze e sei gol in campionato e tre reti in Coppa Italia il non convincente bottino. Nel 2013 venne ceduto al Santos per 3,5 milioni di euro. Attualmente gioca nel Bahia, serie B brasiliana.
Robert Acquafresca
Trentasei gol in tre stagioni con la maglia del Cagliari, Robert Acquafresca pareva destinato a una grandissima carriera. Messo piede fuori dalla Sardegna la sua media realizzativa è scese gradualmente, così come le presenze in campo. Ultimi due campionati passati ai margini nel Bologna.
Atri: Jaime Penedo, Vitor Gomes, Sebastian Rosano, Gabriel Penalba, Sebastian Eriksson, Agim Ibraimi, Davide Marchini