"Appena la palla è entrata ho pensato subito a mio padre, che non sta bene". Un gol al rientro dopo cinque mesi per Marco Capuano e un unico pensiero quando ha visto la rete che si gonfiava. Un giorno, come d'incanto, si inizia: a volte per caso, altre spinti da qualcuno. Papà Pietro, il "colpevole", gli ha trasmesso i geni e la passione per il calcio. Il primo pallone, mano nella mano alle partitelle degli esordi, ore di attesa al freddo e sotto la pioggia durante gli allenamenti. Tutta la trafila del settore giovanile del Pescara, l'esordio in prima squadra, la Nazionale, la Serie A. Ogni traguardo raggiunto da Marco è un misto di gioia e di orgoglio per Pietro.
"Sono sicuro che vedermi in campo lo ha reso felice" - prosegue Marco - "e immagino che gioia posso avergli dato con questo gol. Sono stati mesi difficili per la nostra famiglia. La rete è dedicata a mio padre e mia madre, che sta a casa con lui ad assisterlo". Pietro è nativo di Benevento e ha un passato da attaccante, con le maglie di Benevento, Pescara, Lanciano, Matera e L'Aquila, tra Serie D, C e B. Ormai pescarese d'adozione è tifoso rossoblù dalla scorsa stagione. Un forte legame li unisce, messo a dura prova da un brutto male che ha colpito Pietro nell'ultimo anno. Una grande preoccupazione, vissuta in silenzio dal giovane difensore dei sardi.
Papà lo segue da casa, emozionato e teso, come nel 2012, quando Marco si stava giocando la prima promozione in Serie A, con la maglia del Pescara. Allora era una giovane promessa. Adesso è una certezza del Cagliari. E se l'allievo ha superato il maestro, gran parte del merito va proprio al maestro, che con i suoi sacrifici ha permesso a Marco di realizzare il suo sogno. Per lui non ha esitato ad appendere le scarpette al chiodo, per il più sicuro lavoro da vigile urbano. Grazie ai suoi consigli oggi Marco è un calciatore professionista con un grande futuro davanti. Prossima tappa la convocazione in Nazionale maggiore.
Gli idoli di Marco? Da ragazzino erano Paolo Maldini e Thiago Silva. Adesso, c'è da scommetterci, il suo idolo non può che essere Pietro Capuano.