Stefano Capozucca e il Cagliari, storia al capolinea. Conferenza stampa di saluti e ringraziamenti reciproci, tra il ds che è riuscito a riportare i sardi in serie A dopo un solo anno e la società e la città che lo hanno adottato. Momenti di commozione durante l'intervento, alla presenza del futuro direttore generale Mario Passetti, ma anche di lucide analisi sulle varie vicende che hanno interessato i rossoblù questa stagione.
"La mia partenza è meditata, è una decisione condivisa con il presidente da qualche settimana" - attacca Capozucca - "Aspettavamo solo il momento giusto per dare la comunicazione ufficiale. Preciso che non ci sono altre squadre dietro, anche se spero di trovarla, ovviamente. Sono commosso dall'affetto dei tifosi, non pensavo di essere così ben voluto. Purtroppo la differente linea sulla programmazione futura mi ha portato a questa decisione: auguro il meglio alla società. I ragazzi mi hanno regalato una maglia firmata e quando Sau me l'ha consegnata mi sono messo a piangere. Rastelli? Non ho mai contattato nessun altro allenatore, per me quello del Cagliari è sempre stato Rastelli e la mia scelta non è dovuta a divergenze con lui. Sono contento di essere arrivato con Massimo fino a questo punto: l'esonero è un fallimento per tutti. Ci sono state piccole discussioni tecniche, ma rientra tutto nella normalità".
Sul rapporto con il presidente e le vari fasi dell'avventura in Sardegna: "Giulini? Posso solo ringraziarlo perché è stato lui a volermi qui: è sempre stato leale. Ci siamo voluti umanamente e sportivamente bene. La vediamo diversamente ma questo non incide sul rapporto. Devo tanto anche a Stefano Filucchi, per me è come un fratello. Momento più bello? Gennaio 2017: molti volevano andare via e altri volevano l'esonero di Rastelli. E' stato una delle fasi più importanti della mia carriera. Non sono andato in vacanza, ho parlato con tutti e ho risolto il problema: esserci riuscito è la cosa più bella. Il giorno più brutto è oggi". In chiusura di conferenza Capozucca parla dei pochi "pentimenti" di questi due anni: "Forse in alcuni momenti avrei dovuto avere più coraggio nel compiere delle scelte: non mi riferisco a Rastelli. Anzi, spero che rimanga sulla panchina del Cagliari".