Novantacinque minuti in panchina, poi l'attimo di gioia. C'è la firma di Mirco Antenucci nella finale d'andata dei play-off di Serie B: è suo il gol che ha consentito al Bari di pareggiare al 96° minuto in casa del Cagliari. Un risultato giusto, ma sofferto per i pugliesi che per tutta la partita hanno dovuto fare i conti con il muro alzato da Boris Radunovic. Il portiere rossoblù ha parato tutto il possibile, compreso un rigore a Cheddira nel primo tempo.
Non ha potuto far nulla, però, sul secondo penalty concesso al Bari, che ha avuto la forza di non mollare mai. Era il 93° minuto quando l'arbitro ha concesso un calcio di rigore (grazie all'intervento del Var) per un fallo su Folorunsho. Proprio il numero 90 biancorosso aveva preso il pallone sottobraccio per calciare, ma poi il cambio di battitore. Mignani, infatti, decide di mandare in campo Antenucci per battere quel rigore. Al 95' l'ingresso, un minuto dopo la gioia. Freddo e glaciale per segnare il penalty più importante della stagione del Bari. Una sorta di deja-vu per l'attaccante di Termoli che, lo scorso 18 febbraio, aveva segnato sempre al Cagliari il gol del pareggio a tempo quasi scaduto.
Dalla laurea al gol in finale
Per Antenucci è sicuramente il modo migliore per festeggiare la laurea in psicologia, nella branca dello "Sport and Football Management", conseguita appena 3 giorni fa. Dai banchi al campo, dalla gioia personale a quella di una città intera. Dopo aver trascinato il Bari in Serie B a suon di gol (15 reti la scorsa stagione), adesso Antenucci vuole concedere il bis anche con la promozione in Serie A.
Tutto si deciderà domenica, nella sfida di ritorno al San Nicola, già sold-out. Proprio grazie al gol di Antenucci, il Bari avrà un vantaggio non di poco conto: per la promozione in Serie A, infatti, basterà un pareggio. Due risultati su tre a disposizione per riconquistare quella Serie A che manca da 12 anni.
Cagliari, la forza per ribaltare
Il Cagliari, invece, sarà chiamato nuovamente a un'impresa. Come nella semifinale contro il Parma, la squadra di Claudio Ranieri dovrà vincere in trasferta. Stavolta non per passare il turno, ma per riconquistare la Serie A dopo un anno di "purgatorio". Non sono bastati né il gol di Lapadula dopo 9 minuti (26 reti stagionali per il peruviano che ha segnato in 3 partite su 4 nei play-off), né gli interventi di Radunovic. Servirà un cambio di passo al San Nicola per diventare la quarta squadra nella storia dei play-off a conquistare la promozione dopo aver chiuso la regular season al quinto posto.