Con le maglie di Roma e Milan si è affermato a livello mondiale, con quella del Brasile ha alzata al cielo la Coppa del Mondo nel 2002. Lo chiamavano ‘pendolino’: su quella fascia non stava mai fermo. Marcos Cafu non dimentica l’Italia e in un’intervista rilasciata a Il Mattino, omaggia il lavoro di Sarri con il Napoli e il gioco espresso: “Mi sarebbe piaciuto moltissimo giocare in questa squadra, assolutamente. Mi troverei benissimo in questo sistema votato all' attacco dove tutti i giocatori devono sapere fare bene le due fasi”. A partire da Mertens... “La trovata di Sarri di metterlo a fare il falso nove è stata il punto forte di questa squadra. È uno che torna tanto, ma allo stesso tempo sa fare gol”. Un bilancio sulle due stagioni di Sarri: “Da due anni a questa parte la squadra di Sarri fa campionati bellissimi e arriva in Champions. A questo punto, però, mi aspetto il definitivo salto di qualità. Per diventare la vera anti Juve? In realtà al momento vedo ancora la Roma come vera anti-Juve in campionato. Ci sarà solo da vedere l' impatto che potrà avere Di Francesco. Da ex romanista, ovviamente, mi auguro che Eusebio faccia bene”.
Cafù vede ancora la Juventus avanti a tutti: “Decisamente. Quello dei bianconeri è un grande gruppo, composto da giocatori di esperienza. In questo momento mi sembrano davvero imbattibili in campionato”. Sulla finale di Champions e i possibili contraccolpi: “Un ciclo così importante non si può interrompere per una partita persa contro il Real Madrid. Non è la fine di un ciclo perché sono comunque arrivati in finale e arrivarci non è da tutti. Vuol dire che sono una bella squadra e un bel gruppo. Lavoreranno di sicuro per arrivarci di nuovo”.
Sul nuovo Milan: “Mi aspetto che possa tornare competitivo per vincere in Italia e in Europa come abbiamo fatto ai miei tempi. Hanno vissuto dei periodi un po' problematici, certo, ma restano una grande società. Anche ad altri club è capitato di attraversare momenti così, ma se hai le spalle forti ne vieni fuori alla grande”.
L’addio di Totti dalla Roma: “Ho visto l' addio in tv ed è stato molto emozionante. Nella nostra vita dobbiamo prendere delle decisioni e lui ha preso la decisione di smettere di giocare. Francesco è un ragazzo intelligente e sa benissimo quello che deve fare. Se ha capito che è il momento di lasciare il calcio lo dobbiamo solo ringraziare per quello che ha fatto per il calcio italiano e mondiale. Sarà sempre un campione. Se smette veramente? È un bel punto interrogativo. Non so se smetterà davvero. Credo che solo lui possa rispondere a questa domanda. Io posso solo dire che ha il calcio nel sangue e secondo me resterà nel mondo del calcio”.