Bestia nera, chiamiamola così. Sfortuna, forse un tabù. Ecco sì, meglio: tabù. Perché la Lazio, contro la Juve, in Serie A non vince proprio mai. Tredici anni fa l'ultima vittoria (2-0), un'eternità calcistica. Altro giro oggi. E altra sconfitta. Sarà per il ritorno. Decide Khedira, al secondo gol consecutivo in due partite (settimo con la Juve). Dybala inventa, Biglia liscia e il tedesco punisce: 1-0. Ma la Lazio tiene botta e se la gioca. Bella partita, specie nel primo tempo. Ok la costruzione, buon possesso palla, anche gli esterni lavorano bene (bene Anderson, poi il calo nella ripresa). I tiri in porta, però, non arrivano. Immobile? Si sbatte, va in profondità. Ma è solo. Troppo. La Juve pazienta. Attende, avanza e colpisce. Quasi in silenzio. Come da copione insomma, anche se un po' di sofferenza c'è. Subito sei punti per Allegri, niente a che vedere con l'anno scorso. Soliti obiettivi. Lazio, nota positiva: Bastos. L'angolano è tra i migliori, per due volte argina Higuain (non uno qualunque) e prende applausi. Chi se l'aspettava? Nessuno, diciamolo. Ma l'ex Rostov sale in cattedra, guida la difesa e ne esce a testa altissima. Intuizione di Tare, sembra vincente. Buona la prima. All'Olimpico, però, vince la Juve di Allegri. Inzaghi applaude i suoi, ma esce sconfitto. Lazio, quando sfati il tabù?
Data: 27/08/2016 -