Fresco vincitore del premio FIFA The Best come miglior portiere, Gigi Buffon ha parlato in esclusiva a Sky Sport 24. Come di consueto, sono tanti i temi affrontati dal numero 1 bianconero che comincia raccontando le sensazioni provate ieri sera a Londra: "Più che commosso ero soddisfatto, felice, orgoglioso di ricevere un riconoscimento per nulla scontato e meritato per quanto fatto, quindi c'era una congestione e un mix di emozioni che poche volte ho provato. Poi alla fine la più grande gioia è il fatto di avere la piena coscienza che se non avessi dietro un club così importante e dei compagni così fort, non sarei potuto arrivare a questo punto".
Questo, per Buffon, sarà l'ultimo anno da giocatore: "Avevo approcciato quest'anno con grande entusiasmo e serenità di fondo, ti aspetti sempre che arrivando quasi ai titoli di coda, la vita ti venga incontro per semplificarti le cose. Invece com'è capitato sempre nella mia carriera, le cose semplici non mi sono mai piaciute. Anche quest'anno siamo su questa falsa riga, perché ci stiamo già giocando tanto sia con la Juve che con la Nazionale. Ultima stagione? Sì, non c'è un margine, sono abbastanza convinto delle scelte che prendo e sono una persona molto serena, non ho paura del futuro e di quella che potrà essere la mia vita. La affronterò col desiderio di mettermi alla prova. Non mi cambierebbe nulla fare un anno in più, non aggiungerebbe nulla a quello che ho fatto. L'unico cosa potrebbe essere vincere la Champions League e chiedere a Szczesny di farmi giocare l'Intercontinentale (ride, ndr). Ma a parte questo, con un portiere come lui dietro è normale farsi da parte.
Buffon dice la sua anche sul triste episodio di Roma, nel quale è stata oltraggiata la memoria di Anna Frank "La ricetta è stigmatizzare, mettere in piedi delle iniziative, affinché la sensibilità del popolo italiano aumenti. Al di là di tutto credo sia una questione culturale e di conoscenza, quando si tocca con mano e si conosce la verità di quello che è accaduto, non si può rimanere indifferenti di fronte a determinati scempi. Queste esternazioni sono frutto di una poca conoscenza".