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Data: 16/06/2019 -

Buffon: "Cerco l'emozione, altrimenti smetto. Sarri? Un percorso inedito"

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Il portiere italiano ha parlato di tutto, dal proprio futuro fino al prossimo allenatore della Juventus
Il portiere italiano ha parlato di tutto, dal proprio futuro fino al prossimo allenatore della Juventus

L’esperienza al Paris Saint-Germain è terminata, Gigi Buffon ha deciso di salutare Parigi piazzandosi davanti un altro obiettivo. Non è ancora chiaro al momento quale sia, ma non c’è alcuna fretta nella testa del portiere italiano, che vuole valutare bene il prossimo passo da fare. "Il PSG mi aveva proposto a gennaio di rimanere per fare il secondo – racconta Buffon ai microfoni del Corriere dello Sport – così ho avuto un po’ di tempo per pensare. Ho deciso però di rifiutare, alla mia età ho bisogno di sentire emozioni. Se poi non riuscirò a trovare un progetto che possa darmele, allora potrò iniziare un anno di formazione, partecipando al corso di direttore sportivo e quello di allenatore".

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Serenità e tranquillità per Buffon, che però non si esime da una puntualizzazione: "Ho letto che qualche tifoso vorrebbe eliminare la stella di Conte dall’Allianz Stadium, ma non sono d’accordo perché Antonio é uno che per la Juve si è speso fino all’ultima goccia di sudore. Le scelte professionali, anche se spiazzanti, non possono sporcare un passato intenso come il suo. Lui non ha mai tradito, non è il tipo che bacia la maglia, aderisce pubblicamente al progetto e poi alimenta i conflitti nello spogliatoio o in società. Considero il suo ritorno importante per tutto il sistema, così come quelli di Maldini, Boban e Sarri".

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Il discorso poi si sposta su Sarri: "Ho toccato con mano la competenza del presidente, di Fabio e Pavel. Chi segue sempre gli stessi percorsi raggiunge sempre gli stessi traguardi e la Juve che cerca la Champions ha voluto tentare la strada della discontinuità, partendo dal presupposto che la squadra è difficilmente migliorabile. Sarri non è rivoluzione, né scommessa. È un percorso inedito, un’altra storia".

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Infine, Buffon si è soffermato anche su Ronaldo e Rabiot: "Cristiano non ha scelto l’Italia, ha scelto la Juve, che è una realtà a parte. Ci siamo visti a Torino, Ronaldo è molto altro. Si è posto dei traguardi professionali e personali e ha impostato la sua vita su quelli. E’ un esempio inimitabile. Rabiot? Un giocatore forte e un ragazzo incredibile, un ottimo compagno di squadra. Ha la forza fisica di Pogba, la personalità nel gioco di Vidal e potenzialmente il dinamismo e la capacità di inserimento di Marchisio. Deve migliorare i tempi di ingresso nell’area avversaria, ma può diventare uno da dieci gol campionato".

L'intervista completa sulle pagine del Corriere dello Sport oggi in edicola...



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