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Data: 11/11/2016 -

“Buffon è il mio dio”. Vannucchi racconta l'Alessandria: “Mi chiamo Gianmarco ma per tutti sono ‘Ighli’…”

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Piccoli Donnarumma crescono. “Questi complimenti fanno piacere ma… Lui gioca in A, io in C!”. La carta d’identità dice 4 anni in più del Gigio rossonero ma è una questione di dettagli. Ad Alessandria non c’è Donnarumma che tenga: il numero uno si chiama Gianmarco Vannucchi.

“Stiamo andando alla grande, dobbiamo continuare così. Siamo l’organico più forte ma la nostra vera forza è il gruppo: tutti ragazzi molto estroversi ed uniti”. Primi a quota 32, sognando la Serie B. Affiatatissimi. “Ci incontriamo spesso anche fuori dal campo per cenare assieme o giocare alla Playstation”. Tanto forte – in campo, perché alla Play “sono il più scarso” - quanto modesto, Vannucchi.

Con un cognome in comune con l’Ighli ex giocatore di Empoli e Salernitana, tra le altre, ma nessuna parentela anche se “per tutti qua sono Ighli. E quando dico tutti intendo proprio tutti, partendo dal direttore sportivo fino all’allenatore – rivela il portiere classe ’95 in esclusiva per Gianlucadimarzio.com - La colpa è del mio compagno Marconi che, quando arrivai, per gioco mi chiamò così vista l’omonimia con l’ex calciatore”.

Omonimi e conterranei, da Prato. Proprio lì Gianmarco mosse i primi passi precisamente nel Santa Lucia, squadra dilettantistica con un curriculum alle spalle di calciatori lanciati in Serie A davvero niente male: Paolo Rossi, Bobo Vieri ed Alino Diamanti. “A livello dilettantistico è una società davvero al top, ho dei ricordi bellissimi e sarò sempre riconoscente al Santa Lucia”.

Il motivo è semplice: “Mi ha permesso di fare il grande salto verso la Juve e realizzare il sogno di allenarmi con Buffon! Non so se lo sai ma per me non è solo un idolo”. Cosa chiedere di più ad un portiere. Non solo semplice ammirazione, il sentimento va davvero oltre. E sfiora la devozione: “È un dio, una religione per me! Raggiungo livelli malati… - ride – Non nasco juventino ma sono tifoso di Buffon in tutto e per tutto. Anzi, se devo dirla tutta tifo Fiorentina ma un giorno spero di giocare di nuovo assieme a Gigi”. Fa due calcoli, si corregge: “Ripensandoci, se torno in squadra con lui mi tocca sedermi quindi direi che sarebbe un sogno giocarci contro!”, altra risata contagiosa.

Simpatico ed alla mano, il portiere grigio. Emozionato nel raccontare gli anni in bianconero tra Primavera e prima squadra: “Inizialmente ero spiazzato, titubante, ma mi sono abituato all’emozione visto che ho trascorso ‘coi grandi’ un anno intero. Ho stretto rapporto in particolar modo coi portieri – Buffon, Storari, Rubinho – che mi aiutavano consigliandomi e facendomi sentire uno di loro”. E poi c’era Conte “che è davvero così come appare in tv!”. “Mi ha permesso di imparare tanto, pretendeva sempre grande impegno. Un trascinatore vero. Era l’anno del record storico di punti - 102 - ricordo che voleva raggiungere quel traguardo a tutti i costi ma la cosa più impressionante era come veniva ascoltato da gente come Tevez, Pirlo e gli altri campioni”.

Tuttavia la Juve ora riguarda il passato; il presente si chiama Alessandria dove è numero uno ed idolo. Per averne conferma, provate a proporre un ipotetico scambio tra Vannucchi e Donnarumma ai tifosi grigi: la percentuale di risposte negative potrebbe essere davvero alta.



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