"Per fare il salto di qualità, bisogna sapersi imporre e non è facile". Essere portiere significa anche questo. L'ha spiegato Emiliano Viviano, ai microfoni di Sky durante la trasmissione L'Originale: "Io sono contentissimo di quello che ho fatto e di dove sono. L'infortunio? Il mio è stato grave, e ci ho messo almeno un anno per ritornare".
Viviano poi parla di alcuni suoi colleghi italiani: "Buffon? Se si guarda nel dettaglio adesso forse qualcuno gli è superiore, ma per il portiere che è e che è stato non è avvicinabile, non è stato avvicinato da nessuno. Si parla di 23 anni a determinati livelli che, a memoria mia, non ricordo siano stati raggiunti da nessuno. Donnarumma? Vedo in lui un'esplosività fuori dal comune. Ha 17 anni e per questo è ancora più incredibile". Capitolo Muriel: "Tante leggende su di lui. Il problema è che è educato, gentile, emotivo e aveva bisogno di fiducia e di giocare con la squadra. L'80 per cento delle cose che fa in campo sono istinto. Quest'anno stanno venendo fuori le qualità pazzesche che ha, sa anche far giocare bene gli altri. Vincere il derby? Per i nostri tifosi è il 50 per cento del campionato. E l'altro 50 per cento sarebbe finire sopra il Genoa. Ma dobbiamo pensare a noi stessi, non al Genoa. Per i tifosi è importante e l'atmosfera che si respira a Genova per il derby è diversa dalle altre".
Chiusura su Marco Giampaolo: "L'approccio che ha nei confronti degli allenamenti è ai limiti della follia. E' un fanatico del lavoro, della precisione. Penso che sia il miglior allenatore della mia carriera. Per me è stata una sorpresa totale, anche dal punto di vista umano. Molto spesso si tende ad esaltare l'immagine e non la sostanza. E penso che lo stesso valga anche per Sarri".