Ha messo a segno uno dei "cinque gol più belli della carriera", ma il tono delle sue parole è agrodolce. C'è il volto e il piede mancino di Franco Brienza nella serata del "Rigamonti", nella quale Brescia e Bari hanno pareggiato per 1-1 al termine di una partita intensa e emozionante, uno spot per la serie B. All'incertezza del portiere biancorosso Ichazo, che aveva propiziato il vantaggio lombardo con Caracciolo in avvio di ripresa, ha risposto sette minuti dopo il mancino del 37enne di Cantú, forse propiziato dall'odore di derby: una sventola dai 30 metri che ha sorpreso Minelli e permessi ai ragazzi di Stellone di evitare una sconfitta che avrebbe avuto il sapore della beffa.
"È stato un gol bello, ma tra quelli fatti non il più bello: mi ricordo con piacere quello fatto all'Atalanta l'anno scorso con la maglia del Bologna o uno segnato al Milan qualche anno fa". Il presente racconta di un Bari a 9 punti, che porta a casa meno di quanto prodotto: "Anche contro il Benevento non eravamo da buttare, ma stasera abbiamo creato davvero tanto, avremmo meritato la vittoria". Il centro del pareggio è stato importante per "rientrare subito in partita e continuare a provare a imporre il nostro gioco". Promossa la coppia di brevilinei con De Luca, ma "l'importante per me é giocare con un riferimento davanti-spiega Brienza-è quella la mia posizione". Quello di Brescia è stato il centro numero 93 in carriera, ma i più importanti saranno "i prossimi con la maglia del Bari. Siamo forti e dobbiamo capirlo: questo Bari è vivo, oggi la prestazione c'è stata e dobbiamo continuare su questa strada".
Di Luca Guerra