Leave or remain? Regno Unito chiamato al voto, si sceglie se restare o meno nell'UE. Potrebbe essere una svolta, un ambiamento radicale. Oppure potrebbe restare tutto com'è. Inglesi alle urne nella giornata di domani, regna l'incertezza. Il filo del dubbio. Brexit, negli ultimi giorni, è il nome sulla bocca di tutti. Britain exit, da qui la crasi. Tra politica, economica, cultura e pallone. Anche quello sì, la Premier trema e spera, compatta (o quasi) verso la permanenza: "Servono due anni per adattarsi". Parola all'esperto, Roberto De Fanti. Ex direttore sportivo del Sunderland e oggi procuratore.
Chi gestisce? Cataldi, Mannone e Borini. Quest'ultimi, poi, militano proprio in Inghilterra tra le fila dei Black Cats: "Esistono leggi speciali - spiega De Fanti a GianlucaDiMarzio.com - la prima è quella sugli extracomunitari. Il calciatore non europeo può venire a giocare in Inghilterra soltanto se ha il 75% di presenze negli ultimi due anni in gare ufficiali con la Nazionale maggiore. Non U21, non U23. Solo Nazionale".
Oppure? "Altrimenti il giocatore deve essere di livello". De Fanti chiarisce: "Deve essere di caratura internazionale. Inoltre, il suo ingresso passa attraverso una commissione federale inglese. Di solito viene fatto per giocatori che valgono più di 15 milioni di sterline". Già, la sterlina. In caso di uscita dall'UE, perderebbe il suo valore? "Potrebbe sì, è un'ipotesi. Potrebbe abbassarsi anche il potere d'acquisto dei club inglesi, spenderebbero meno del solito". Questione di appeal: "Magari sì, anche questo. Dipende da come la federazione riesce ad adattare le nuove leggi a quelle nazionali. La Premier avrebbe meno campioni, anche meno entrate. Sono ipotesi però".
Il mondo del calcio a favore della permanenza, tra Beckham e tanti altri. "Viviamo in un mondo vibrante e connesso, in cui uniti siamo persone forti. Per i nostri figli e per i loro figli dovremmo affrontare i problemi insieme e non da soli”. Parole forti, sentite. Parole da ex capitano, da Becks. Unito contro l'uscita dall'UE. Referendum, quali effetti positivi? De Fanti interviene: "Rimanere così come si è ora, l'uscita dall'UE rappresenterebbe un cambiamento radicale, fortissimo. Parliamo di uno dei paesi più forti a livello economico, non solo sportivamente parlando".
Negativi, invece? "Meno campioni, meno appeal. I club che spendono di meno". Riguardo la Nazionale inglese, però, l'uscita dall'UE potrebbe comportare alcuni vantaggi. Tanti stranieri in Premier League, più di ogni altro campionato. Selezione ristretta, quindi per il CT dei Tre Leoni: "Paradossalmente uscire dall'UE potrebbe essere un vantaggio per i giovani inglesi, anche cambiando alcune leggi. Ma di sicuro, in caso di effettiva uscita, la Premier farebbe in modo di cambiare il meno possibile".