Brescia, romanzo di una promozione. Da Gigi Dag a Torregrossa
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 02/05/2019 -

Brescia, romanzo di una promozione. Da Gigi Dag a Torregrossa

profile picture
profile picture
Otto anni di attesa e la gioia dopo la vittoria contro l'Ascoli. Il Brescia torna in serie A. La stagione scorsa si salvò all'ultima giornata. Tutti i protagonisti di una cavalcata straordinaria.
brescia_esultanza_image
Otto anni di attesa e la gioia dopo la vittoria contro l'Ascoli. Il Brescia torna in serie A. La stagione scorsa si salvò all'ultima giornata. Tutti i protagonisti di una cavalcata straordinaria.

 

L'IMPORTANZA DI AVERE ERNESTO

Difficile dire chi ha aiutato più l’altro. Di sicuro, la trasformazione dell’attaccante siciliano è stata sbalorditiva. Da ragazzo lo paragonavano a Luca Toni, da professionista – in serie B - non era mai riuscito ad andare oltre le otto reti. Quest’anno ne sono arrivate dodici, accompagnate da undici assist. Ma al di là dei numeri, Torregrossa ha rubato gli occhi con giocate fantascientifiche: il gol contro la Salernitana dopo ruleta è stato la ciliegina di un’annata costellata di gemme. A 26 anni si affaccia alla serie A con una fiducia illimitata nei propri mezzi e la serenità del padre di famiglia: la nascita di Maria Vittoria forse gli ha dato quella spinta che serviva. Sua mamma, nei tempi bui, gli disse di continuare a credere in sé stesso perché – parole sue – anche Toni era esploso tardi. Somiglianze.

WhatsApp_Image_2019-04-22_at_21.02.11.jpeg

DESSENA, IL DESTINO HA FATTO IL GIRO

Chiusura continua di cerchi. Gli incontri col destino come leitmotiv di una stagione da incorniciare. E allora a scrivere l’ultima vittoria non poteva che essere Daniele Dessena. Arrivato a gennaio dopo una vita al Cagliari, l’ultima volta che era entrato al Rigamonti ne era uscito piangendo e col terrore di aver chiuso la carriera.

28 novembre 2015, un intervento scomposto di Coly gli spezza la gamba destra: frattura di tibia e perone, mesi di riabilitazione. Non era mai tornato a Brescia dopo quell’infortunio. Il destino gli ha messo sui piedi la palla della promozione. Daniele l’ha messa dentro, ribaltando la gerarchia dei ricordi. Quando sarà nonno “quel giorno a Brescia”, sarà il racconto di una storia a lieto fine.

OTTO ANNI E LA GIOIA DI UNA BAMBINA

Sarà l’abbraccio di una città che non ce la faceva più a restare in B: 2320 partite in tutta la sua storia. Prima con distacchi abissali sulle altre. Per intendersi, solo il Verona si avvicina a 2000.

In piazza Repubblica sventola una bandiera con una A gigantesca. “Papà, l’anno prossimo vediamo anche Cristiano Ronaldo”, chiede una bambina sulle spalle di suo padre. Tra clacson e fumogeni, fa le bolle di sapone. Le risponde la mamma: “Sì, però prima andiamo a vincere a Bergamo”. Le bolle si perdono nella notte che Brescia aspettava dal 2011.

WhatsApp_Image_2019-05-01_at_21.13.17.jpeg

Ad agosto inizia una stagione nuova. La gente di Brescia spera di poterla vedere in città: lo stadio deve essere messo a norma e Cellino ha promesso di farlo entro il 18 agosto. Nel frattempo, dovrà essere chiarita anche la questione legata al rinnovo della concessione dell’impianto. Problemi burocratici ed economici che verranno sistemati nelle prossime settimane. Ora è solo il momento della festa, cui si unisce anche Mario Balotelli dai social. Un bresciano doc, del ’90 come Donnarumma. Qualcuno in città sogna di rivederlo qui. Abita a poche centinaia di metri dal Rigamonti. Forse chissà succederà”, dice Beppe. Ha 65 anni e gli occhi lucidi. Meraviglie di una promozione.

CONTINUA A LEGGERE


Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!