Nell'anno di Lukaku, di Kane, di Aguero, di Morata e di Lacazette tutti insieme in uno stesso campionato, c'è un solo giocatore che guarda tutti dall'alto in basso, e senza neppure agire da centravanti: Mohamed Salah. L'arrivo in Premier nell'ultima estate di calciomercato dell'egiziano è stato ufficializzato già nel mese di Giugno, con i Reds che hanno spinto immediatamente sull'acceleratore per portarlo alla corte di Klopp, in modo finalmente da avere un tridente offensivo caratterizzato da due ali pure, piuttosto di dover utilizzare un fantasista come Coutinho in una posizione in cui il brasiliano risulta comunque adattato. Proprio sugli esterni d'attacco e sulle loro capacità di inserimento si fonda il Liverpool sotto la guida tecnica del tedesco, e per la cifra complessiva di 42 milioni più bonus è difficile individuare un calciatore più adatto di Salah in questo senso, considerate le abilità in fase realizzativa che lo contraddistinguono. Non è un caso infatti se lo scorso anno, il primo completamente gestito dall'allenatore ex Borussia Dortmund, a prendersi lo scettro di miglior marcatore siano stati proprio Coutinho e Sadio Mané, autori di 13 reti nonostante lo stop forzato del secondo per l'esperienza in coppa d'Africa.
Era inevitabile che un'ala come Salah, che prima a Firenze e poi a Roma aveva già dimostrato al panorama europeo quanto potesse essere devastante sotto porta, avesse tutte le chance di inserirsi alla perfezione nel modus operandi della squadra più giovane di Liverpool, ma in pochi avrebbero scommesso su un dominio incontrastato tra i cannonieri della Premier. Dopo il gol meraviglioso nel derby che ha aperto le marcature nel pomeriggio, l'egiziano è arrivato al 13º gol stagionale in 16 partite disputate, partendo due volte dalla panchina e con una media di un gol ogni 91', rispondendo immediatamente alla doppietta realizzata ieri da Harry Kane, suo principale antagonista. Un inizio di stagione in Inghilterra diametralmente opposto a quello vissuto nell'anno solare con la maglia del Chelsea, dove arrivò nel gennaio del 2014 acquistato dal Basilea e con pochissime occasioni di brillare nella gestione Mourinho, riuscendo a trovare soltanto due gol in 19 presenze totali fino al trasferimento un anno dopo, direzione Serie A.
Dopo una bocciatura così cocente da parte dei Blues (che tra lui, De Bruyne e Lukaku si ritrovano tre ex tesserati a guidare le dirette avversarie), Salah si è evoluto nelle annate italiane, diventando tatticamente disciplinato senza comunque sacrificare il suo strapotere atletico, e ad oggi sembra trovarsi perfettamente a suo agio nei panni di trascinatore dei Reds, che si trovano dopo il pareggio con l'Everton a due punti proprio dal Chelsea nella lotta per il terzo posto. Difficile dire se il primato solitario in classifica riesca a resistere fino alla fine della stagione, ma la certezza è che da quest'anno le difese inglesi devono temere un nuovo nemico pubblico numero uno. Anzi, numero 11.
Vincenzo Florio