Il "Muro giallo" è pronto a disertare. Alzi la mano chi, pensando al Borussia Dortmund, non associa al club l'imponente e celebre gradinata del Signal Iduna Park, meglio noto come Westfalenstadion. Il "Muro" è un simbolo riconosciuto in tutto il mondo. Sempre pieno, pienissimo, anche negli anni più bui del Dortmund. Sempre, tranne stasera. I tifosi hanno infatti organizzato uno sciopero per protestare contro le gare di Bundesliga in programma il lunedì. Il contratto televisivo firmato dalla lega tedesca con le TV prevede infatti che da questa stagione (e fino al 2020-21) ci saranno cinque partite all'anno di lunedì sera.
La tifoseria del Dortmund (e non solo) non l'ha presa bene e contro l'Ausburg questa sera il "Muro giallo", capace di contenere più di 24.000 persone in media, ne avrà, secondo le stime dei giornalisti tedeschi, meno della metà. Il presidente del Borussia Dortmund, Hans-Joachim Watzke, ha già dichiarato che accetterà la forma di protesta ma in ogni caso ci sono dei contratti con Bundesliga e TV che dovranno essere rispettati.
Già lunedì scorso, quando era in programma la sfida tra Eintracht Francoforte e Lipsia (la prima gara in assoluto di lunedì sera), ci sono state delle proteste, per dirla con un eufemismo. La gara è iniziata con 5 minuti di ritardo perché i tifosi hanno invaso il campo e si sono messi dietro la porta. Il dissenso è poi proseguito a gara in corso, con i tifosi che, armati di fischietti, hanno infastidito i giocatori per tutta la durata del match (creando disagi ad arbitro e calciatori sulle decisioni e sui... fischi); nell'intervallo hanno inoltre lanciato palline da tennis in campo, con il secondo tempo che è iniziato con dieci minuti di ritardo.