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Data: 20/05/2017 -

Bortoluzzi si "ricandida" per il Palermo: "Sono qui per questo, il lavoro sta pagando"

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Diego Bortoluzzi allenatore del Palermo anche in Serie B? Difficile, ma non impossibile. L'allenatore veneto ha già avanzato la propria candidatura e non si tira indietro dal riproporla: "Se sono venuto qui è col proposito di giocarmi le mie possibilità, per candidarmi e per vedere se riuscivo a fare qualcosa in una situazione così complicata. Per questo ho detto che mi candido, anche se le valutazioni dipenderanno da tante altre cose". Dalla società, intanto, non sono arrivate proposte per un rinnovo del contratto. Ciò non toglie che le alte sfere stiano apprezzando il lavoro svolto finora: "Il presidente Baccaglini mi ha mandato un messaggio molto bene già dopo la fine della partita e questo è importante, perché significa che apprezza il lavoro. Meglio di così non ci si poteva aspettare, io me lo auguravo".

Le questioni sul futuro suo e della società, però, passano in secondo piano. Prima c'è il campo e poco importa se la sfida tra i rosa e il Pescara non ha davvero nulla in palio: "Dobbiamo pensare solo alla partita. Pensare a fare più punti possibili, la molla che deve trainare questa squadra è questa. In settimana gli allenamenti sono stati ottimi, non buoni. Abbiamo sostenuto la settimana più intensa da quando sono qui e i risultati stanno dando ragione al loro comportamento. Non dico che siamo sorpresi, ma la risposta è che evidentemente il lavoro sta pagando. Ovvio, i risultati danno uno spirito diverso". Nessuno scoramento per una sveglia suonata troppo tardi e nessuna voglia di mollare nonostante il campionato finito: "In campo vedo una squadra che fa bene anche le cose più semplici rispetto all'allenamento. Un risultato importante lascia il tempo che trova, ma non vedo gente che dimostra di volere lasciare Palermo. Questo è importante. Poi certi tipi di discorsi vanno fatti più in là".

Sugli avversari, nessun dubbio: "Mi aspetto una squadra di Zeman...". Parole d'elogio per l'allenatore boemo: "Una figura importante nel nostro calcio. E' stato un esempio per generazioni di allenatori come me, che l'hanno sempre visto e affrontato con un sacco di problemi, perché le sue squadre offrono sempre un calcio difficile da affrontare. Ho sempre apprezzato il suo modo di interpretare il calcio". Dal fronte rosanero, invece, il canovaccio tattico dovrebbe essere lo stesso delle ultime settimane: "Prestazioni e risultati dell'ultimo periodo dicono chiaramente quale sia l'impostazione ideale per questa squadra, con qualche variazione un po' più soft a gara in corso. La squadra però sta dicendo in campo che quella è la sua conformazione". Da capire solo se ci sarà o meno una conferma del diciassettenne Ruggiero dopo il rientro di Jajalo: "Ha fatto quello che doveva fare, l'unico dubbio che si poteva avere all'inizio era su come avrebbe reagito all'esordio da titolare. In allenamento è davvero encomiabile, solo che la personalità non si poteva prevedere. E' stato veramente bravo, non ha avuto alcun problema da quel punto di vista. Ha corso tantissimo e ha dato una grossa mano a tutti, ma la cosa positiva è che lui ha dato tranquillità ai suoi compagni".

Tags: Palermo



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