Novanta minuti con la nazionale Under 21 di Di Biagio e zero con la maglia del Bologna. Ma lo strano inizio di stagione di Alex Ferrari non si riassume solo in questi due numeri. Tutto ha inizio lo scorso 20 giugno quando il Bologna comunica che il giocatore si è sottoposto a un’artroscopia al ginocchio destro per regolarizzare il menisco esterno che si era infortunato durante il programma personalizzato di allenamenti nel periodo di vacanza. Tutto sembra che si possa risolvere nel giro di poche settimane, ma in realtà oltre a non fare parte della lista dei convocati per la prima parte del ritiro a Castelrotto, Ferrari salta anche la seconda parte a Kitzbuhel in Austria. Inizia il campionato, sono passati due mesi dall’intervento, ma il difensore viene “chiamato” da Donadoni solo a inizio settembre, alla terza giornata contro il Cagliari. Poi se ne perdono nuovamente le tracce fino al 25 settembre, quando “rientra” per la sfida di San Siro contro l’Inter. Ma né con i nerazzurri, né contro il Genoa la domenica successiva entra in campo. E dire che il 22enne Ferrari ha fatto tutta la trafila nelle giovanili rossoblù, è uno dei due calciatori in rosa cresciuti nel vivaio (l’altro è Masina) e lo scorso anno ha totalizzato 22 presenze e quasi 1.300 minuti in campo, dividendosi tra il ruolo di centrale e quello di terzino destro. Numeri questi che a confronto con lo zero di oggi fanno molto rumore.
In mezzo la convocazione da parte di Di Biagio con l'Under 21 per la gara decisiva contro la Lituania in ottica qualificazione al prossimo europeo di categoria. Titolare per 90' e pass per la Polonia staccato, da titolare, senza far rimpiangere troppo l'assenza di Romagnoli. E pensare che un anno fa a Bologna aveva giocato sempre da terzino e non da centrale, come ieri in azzurro, sintomo di una grande duttilità su tutta la linea difensiva. Il Bologna ha sempre detto di credere nelle qualità del giocatore, ma alle parole non sono seguiti i fatti e il suo futuro è un grande punto interrogativo: il suo rapporto con i rossoblù scade il prossimo giugno e ad oggi non si è ancora arrivati ad un accordo. Nelle scorse settimane c’è stato un incontro tra le parti: è ancora tutto aperto, ma la fumata bianca non è arrivata. E forse è davvero arrivato il momento di capire se il Bologna vuole puntare su di lui per il presente e per il futuro o se il giovane Ferrari dovrà cercare gloria altrove.
A cura di Marco Merlini