Bologna-Montreal, andata e ritorno. Blerim Dzemaili è tornato in rossoblù a gennaio dopo il trasferimento in MLS e ora affronterà il Genoa, altra squadra rossoblù del suo passato. Contro l'ex compagno di squadra Pandev. “Io e Goran siamo stati insieme anche al Galatasaray e al Napoli – ha raccontato a La Gazzetta dello Sport - Persona fantastica, bravo in campo e fuori. Al Genoa con Gasperini? Prima di andare al Genoa, il procuratore mi dice: se lo capisci, ti divertirai. Aveva ragione: lui è speciale. Differenze con Donadoni? Come carattere sono diversi: Donadoni cerca un rapporto più stretto con i giocatori. Si assomigliano come idea di calcio, anche se Gasperini è uno poco malleabile, difficile che cambi le sue convinzioni. Come allenatore sono molto legato a Mazzarri al Napoli, due anni di odio e amore”. Un altro ex Genoa è Palacio: “E’ molto simile a Pandev, un professionista esemplare».
Nato in Macedonia e cresciuto in Svizzera, Dzemaili poi è diventato grande in Italia. “Le origini non si perdono, ma da anni sono svizzero al cento per cento. Amo questo Paese educato e per bene. L’Italia è diversa, mi ha accolto come un bambino. E’ la mia seconda casa”. Poi la parentesi in America: “La Mls sta crescendo e ha tutto: soldi, impianti, mentalità manageriale. Ma non ci sono retrocessioni, quindi mancano passione e competitività. Un calcio più divertente, ma anche molto fisico e con poca preparazione tattica. Montreal? Qualcosa di poco definibile, un misto di A e B. Il Saputo Stadium è bello, compatto, funzionale. Via dal Canada per il Mondiale? Non era un ostacolo, non ho chiesto di tornare per quel motivo. Il c.t. Petkovic mi ha detto che l’importante era giocare. Ho ritrovato un Bologna più forte, ho firmato fino al 2020”.