Un'avventura da eroi, un intervento provvidenziale e un lieto fine. I protagonisti sono Marco Di Vaio e Tommaso Fini, capo scouting e team manager del Bologna, che hanno salvato la vita ad una 64enne.
I due, insieme a Federica Orlandi, Responsabile Segreteria Organizzativa, erano a Pinzolo (sede dei ritiri rossoblù dal 2018) per il consueto sopralluogo e mentre erano in macchina, passando per le vie del paese, si sono accorti che una signora in bici si era accasciata a terra.
C'era chi le teneva i piedi in alto, pensando in un primo momento ad un colpo di calore, ma le sue condizioni hanno iniziato a peggiorare. In quel momento è intervenuto Fini che inizialmente l'ha messa in posizione di sicurezza laterale, pensando che le vie respiratorie fossero ostruite, poi dalla conversazione del marito al telefono con il 118 ha saputo che si trattava di un soggetto cardiopatico.
Allora il team manager Fini ha chiesto a Di Vaio di contattare il dottor Sisca che ha guidato lo stesso Fini in un massaggio cardiaco durato 3/4 minuti che ha permesso ai soccorsi di arrivare senza trovare la donna in condizioni critiche.
Un'esperienza forte, un intervento provvidenziale che si è concluso con la buona notizia arrivata dall'Ospedale di Trento dove la signora era poi stata trasportata in elisoccorso: non è più in pericolo di vita.
Ai microfoni di gianlucadimarzio.com, lo stesso Fini ha raccontato tutta la vicenda, spiegando: "Abbiamo sentito il gestore dell'hotel dove eravamo, e dove abbiamo scoperto risiedeva anche la signora, e gli ho chiesto di tenerci aggiornati sulle sue condizioni. Aver iniziato il massaggio cardiaco subito ha sicuramente aiutato la donna a salvarsi. Non mi era mai capitato, ho fatto il corso di Primo Soccorso un po' di anni fa e l'ho mantenuto attivo negli anni ma il massaggio cardiaco l'avevo fatto solo su un manichino... Ero stranamente lucido durante tutte le fasi e forse questo ha aiutato". Senza 'forse', perché la tempestività ha garantito questo lieto fine.